Tumore al rene, il sovrappeso tra i principali fattori di rischio
In Italia, ogni anno, si attesta intorno agli 11.400 il numero delle nuove diagnosi di tumore al rene, molte delle quali si presentano ad uno stadio già avanzato e dunque difficile da trattare. Tra i principali fattori di rischio alla base della neoplasia, il sovrappeso
Ogni anno, in Italia, si registrano circa 11.400 nuovi casi di tumore al rene, un quarto dei quali in stadio molto avanzato e dunque difficilmente curabili. A portare l’attenzione sulla delicata quanto diffusa patologia, è il convegno internazionale sulle neoplasie genito-urinarie tenutosi ad Arezzo, centro di riferimento internazionale per il trattamento del tumore al rene. Gli uomini hanno un rischio quasi doppio rispetto alle donne. Tra le principali cause alla base dell’insorgenza della neoplasia, troviamo il fumo; l’esposizione cronica ad alcuni metalli e ad alcune sostanze cancerogene chimiche quali l’asbesto, il cadmio, torotrasto; l’ipertensione arteriosa e la dialisi di lunga durata. Esistono inoltre, forme ereditarie molto rare quali la sindrome di von Hippel-Lindau, trasmessa dal gene VHL. Particolarmente incisivo sulla comparsa della malattia è il ruolo giocato dal sovrappeso, causa del 25% delle diagnosi. Partendo dal preoccupante quadro che vede il 45% degli italiani over18, in eccesso di sovrappeso, il dato non è da sottovalutare. E’ stato stimato un incremento del rischio pari al 24% negli uomini e al 34% nelle donne per ogni aumento di 5 punti dell’indice di massa corporea. La sensibilizzazione sul tema, al fine di agire preventivamente, risulta dunque fondamentale. Motivi di speranza arrivano dall’immunoncologia, una vera e propria rivoluzione nell’ambito degli scenari terapeutici basata sull’azione del sistema immunitario, che mira a combattere il cancro al rene attraverso nivolumab, una molecola capace di cronicizzare la malattia, portando vantaggi sia in termine di sopravvivenza che di qualità della vita.