Terapia Multisistemica in Acqua, il 23 Novembre 2016 ore 15.00 presso la Piscina Comunale di Cosenza
Convegno Informativo sulla Terapia Multisistemica in Acqua, metodo Caputo Ippolito il 23 Novembre 2016 alle ore 15.00 con prove gratuite presso la Piscina Comunale di Cosenza in via Veterani dello Sport. Relatori dell’iniziativa informativa: Dott. Giovanni Caputo, psicologo psicoterapeuta ideatore del metodo TMA e la Dott.ssa Angelica Tatiana Curti, Medico chirurgo neuropsichiatria, specialista ambulatoriale NPI ASP Cosenza.
La Terapia Multisistemica in Acqua (TMA) è una terapia sviluppata in ambiente naturale con un modello teorico di riferimento e una metodologia strutturata attraverso fasi, che utilizza inoltre metodiche cognitive, comportamentali, relazionali e senso motorie. Tale terapia si rivolge ai soggetti con autismo, disturbo pervasivo dello sviluppo e disturbi della comunicazione. Si svolge in una piscina pubblica (setting naturale) ed ha scopi espliciti e scopi impliciti. Gli scopi espliciti, che tra l’altro danno forma all’attività, sono l’insegnare a nuotare e sapersi adeguare alle regole della piscina.
Gli scopi espliciti, che tra l’altro danno forma all’attività, sono l’insegnare a nuotare e sapersi adeguare alle regole della piscina. Gli scopi impliciti di tale terapia sono di migliorare le capacità dei soggetti di muoversi nel mondo in modo da poter aumentare la qualità della loro vita.
Il fine ultimo della terapia non è l’insegnamento del nuoto, né l’uso di quest’ultimo per svago o ricreazione, anche se il gioco e lo stare bene insieme vengono utilizzati come elemento facilitante la relazione e la gestione delle emozioni. Il nuoto è utilizzato come veicolo per raggiungere obiettivi terapeutici e attuare il processo di socializzazione e integrazione con il gruppo dei pari. Il bambino che impara a nuotare durante l’intervento può ridefinire le relazioni con il terapeuta e con gli altri bambini.
Raggiunta l’autonomia, infatti,il soggetto, che nella fase iniziale aveva mostrato soltanto evitamento e allontanamento, ora può dimostrare, in piena indipendenza, un’intenzionalità relazionale con il terapeuta e con l’eventuale gruppo d’integrazione. Il soggetto quando si appresta ad imparare le attività natatorie, si sente libero di esplorare l’ambiente acqua e capace di interagire in quest’ultimo. Utilizzando tali nuove capacità acquisirà autostima e un senso di autoefficacia supportato e rinforzato dal terapeuta e dalla famiglia.
In sintesi l’applicazione clinica della TMA, favorisce l’apprendimento e lo sviluppo del bambino autistico a livello emozionale, cognitivo, comportamentale, senso motorio, sociale e comunicativo. La TMA si attua attraverso un processo interpersonale pianificato e consapevole volto a influenzare disturbi del comportamento e relazionali con mezzi prettamente psicologici verbali e non verbali in vista di un obiettivo elaborato, che può essere la riduzione dei sintomi o la modificazione delle capacità comunicative.
“C’è un’energia nella volontà d’amare capace di sciogliere la resistenza del dolore, capace di creare il ponte della comunicazione, oltre ogni limite patologico. Basta solo bussare alla porta del cuore di ogni essere umano, piccolo o grande che sia. Noi ci abbiamo provato!”
Per maggiori info e partecipare contattare: Coordinatore per la Regione Calabria: dott.ssa Arena Anna telefono 3452416666 e-mail
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