Stress e Demenza: al via studio made in UK per definirne relazioni ed eventuali nessi di causalità
Nell’ambito delle demenze, in primis quella di Alzheimer, i maggiori sforzi della ricerca sono incentrati soprattutto sullo studio di tecniche in grado di riconoscere le malattia quando ancora è nel suo stadio iniziale (diagnosi precoce) e nell’individuazione dei fattori di rischio.
Lo stress è già da qualche anno sul banco degli imputati; uno studio svedese che ha seguito circa 1500 donne per un periodo di 35 anni ha rilevato il 65% di probabilità in più di sviluppo della malattia per le donne che durante la loro vita avevano attraversato ripetuti periodi di stress.
Ricercatori scozzesi in studi su animali da laboratorio hanno individuato come promotori della neuro degenerazione alcuni ormoni che l’organismo produce in risposta allo stress.
Al momento sta per partire un nuovo studio condotto da ricercatori inglesi coordinati dal Prof Clive Holmes dell’Università di Southampton, in cui su 140 pazienti verrà effettuato un monitoraggio semestrale dei livelli salivari e plasmatici degli ormoni considerati markers biologici dello stress, in particolar modo il cortisolo.
Caratteristica comune dei partecipanti allo studio è una sintomatologia di pre-demenza, “mild cognitive impairment” , ossia insufficienza cognitiva moderata. Quest’ultima è una condizione che, statisticamente parlando, predispone alla demenza, pur potendo tuttavia in alcuni casi restare stabile negli anni o addirittura migliorare.
Come dichiarato dal prof Holmes alla BBC “ tutte le persone attraversano periodi di stress nell’arco della loro vita, scopo dello studio è comprendere come e perche in alcuni soggetti ciò rappresenta un fattore di rischio”.
Sarà un ulteriore tassello di quel complicatissimo puzzle che caratterizza le malattie degenerative.