Spending review: Federfarma, serrata totale perche’ tagli insostenibili

Sarà un confronto “senza esclusioni di colpi” quello che si profila all’orizzonte tra Farmacisti e Governo.  Già le prime avvisaglie hanno del clamoroso. ”E’ una delle rare volte che i farmacisti abbassano la saracinesca in tutta Italia e gia’ questo dice qualcosa dell’insostenibilita’ di questi tagli”. Cosi’ Annarosa Racca, presidente di Federfarma, sintetizza lo ‘stato d’animo’ dei farmacisti italiani, scesi oggi in piazza per dire no ai previsti nei loro confronti dal decreto della spending review. Secondo la presidente di Federfarma, che ha partecipato al presidio organizzato in Piazza della Scala a Milano, l’adesione alla ‘serrata’ e’ stata altissima: circa l’85% a livello nazionale con punte del 93% nell’area milanese. ”Protestiamo contro il decreto della Spending Review che aumenta esponenzialmente il contributo dovuto dalle farmacie allo Stato per la vendita dei farmaci inclusi nel Sistema Sanitario Nazionale”, denuncia la Racca ricordando che ”negli ultimi 10 anni l’aumento degli oneri delle farmacie e’ stato stimato in 7 miliardi di euro”. In particolare, Federfarma sollecita il governo a metter mano alla cosiddetta riforma della remunerazione, ”cioe’ quel contratto che regola i rapporti tra farmacie e Stato scaduto nel 1998 e mai rinnovato. La nostra proposta – spiega la presidente di Federfarma – e’ quindi quella di una riforma che veda le farmacie diversificare la propria offerta grazie ai servizi ed alla parallela deospedalizzazione dell’assistenza. Ed in sostituzione di tagli lineari chiediamo che le farmacie vengano pagate dallo Stato per quello che saranno in grado di far risparmiare al Ssn in minori cure o minore spesa”. Da Federfarma, percio’, un avvertimento lanciato all’esecutivo: ”Se le nostre ragioni non venissero ascoltate siamo gia’ pronti ad altre forme clamorose di protesta”.

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