Regioni: Manovra economica, bocciatura senza appello
“Nell’impostazione della manovra i diversi livelli di governo devono confrontarsi” è quanto dice la legge, riferisce Vasco Errani, Presidente della Conferenza delle Regioni nel corso di una conferenza stampa congiunta con Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani e Upi, Unione delle Province d’Italia, incentrata sui tagli della manovra economica del Governo.
Un modus operandi troppo autonomo da parte del governo in tema di redistribuzione delle risorse è da un po’ di tempo motivo di dissapori con gli enti locali, che spesso lamentano di venir a conoscenza tramite lettura dei giornali di ciò che invece andrebbe discusso in maniera approfondita coinvolgendo tutte le parti istituzionali che dovranno fronteggiarne le conseguenze.
Regioni Province e Comuni riconoscono l’assoluta necessità di provvedimenti che consentano di razionalizzare la spesa pubblica riducendone gli sprechi, ma allo stesso modo rivendicano il loro diritto di partecipare alla concertazione.
Chiarezza dunque, e soprattutto una “radicale modifica con una differenziazione equa delle riduzioni di spesa dei diversi comparti della pubblica amministrazione” ribadisce Errani, altrimenti ne risulterebbe compromesso e privo di credibilità il percorso fin’ora intrapreso in tema di federalismo fiscale.
Domani nel corso della Conferenza unificata Regioni, Province e Comuni coglieranno l’occasione per illustrare il loro punto di vista sulle ricadute che la manovra avrà su servizi fondamentali erogati ai cittadini e chiederanno al governo di assumersene la responsabilità.