Nel 2050 la carne sarà un ricordo: diventeremo tutti vegetariani

Entro i prossini 40 anni dovremo diventare tutti vegetariani per forza, se vorremo nutrire tutta la popolazione del piante, che sarà aumentata fino a circa 9 miliardi di persone, e quindi evitare carestie. Rinunicare alle bistecche, per dare la possibilità a tutti di sostenersi con frutta e verdura. E’ il quadro delineato da un gruppo di scienziati di Stoccolma, pubblicato sul quotidiano Guardian di Londra. Il professore Malik Falkenmark dello Stockholm International Water Institute ha presentato i risultati del suo studio sulle riserve globali di cibo e le risorse idriche, che, se consumate al ritmo attuale, e considerando l’incremento di altri 2 miliardi di abitanti, non basteranno più alla Terra già nel 2050. Dovremo ridurre drasticamente la quota di proteine del nostro fabbisogno che ricaviamo dai prodotti di origine animale, dall’attuale 20% a meno del 5%, possibilmente a zero, e ricavare da altri alimenti tale apporto. Infatti gli alimenti ricavati dagli animali comporta un consumo di acqua molto maggiore di quelli di origine vegetale: da 5 a 10 volte in più. inoltre si eviterebbe di destinare una gran parte delle terre coltivabili alla semina di prodotti per sfamare gli animali da allevamento, e recuperare così grandi estensioni di coltivazioni per il sostentamento della popolazione con diete vegetariane. Quindi: meno animali, meno consumo di acqua procapite, più terra disponibile per uso agricolo. Il rapporto di Stoccolma è stato reso pubblico alla vigilia della Conferenza Mondiale sull’acqua, tenutasi a Stoccolma nei gironi scorsi alla presenza di 2500 politici, rappresentanti dell’ONU e ricercatori da tutto il mondo. Si è parlato di diversi temi per la sostenibilità della crescita del pianeta, ma la proposta più drastica è la più semplice: diventiamo tutti vegetariani, niente vbistecca, ma frutta e verdura per tutti.
Fonte: Repubblica.it

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