Manovra deludente, i sindacati medici minacciano due giorni di sciopero a gennaio
Le organizzazioni sindacali della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria del Servizio sanitario nazionale hanno annunciato due giornate di sciopero nazionale a gennaio 2019.
I sindacati giudicano infatti “deludente” la Manovra approvata alla Camera e chiedono “sostanziali modifiche al Senato in nome della sanità pubblica e del lavoro dei suoi professionisti”, dato che gli impegni assunti dopo lo sciopero del 23 novembre “appaiono in gran parte disattesi”.
“Non avendo ricevuto alcuna risposta dal Ministro alla richiesta di incontro inoltrata i primi di dicembre – si legge nella nota – torniamo a sollecitare un confronto esprimendo un forte disappunto per i contenuti della legge di bilancio che accoglie in modo marginale le richieste della categoria”.
Per le associazioni di categoria “sarebbe davvero increscioso – continua la missiva inviata al Ministro della Salute Grillo – organizzare un sit-in di protesta presso il dicastero da lei diretto per evidenziare, ancora una volta, il grave disagio di oltre 120.000 dirigenti del Sistema sanitario pubblico”.
Medici, veterinari e dirigenti sanitari “esprimono forte disappunto perché la legge di bilancio 2019 accoglie solo in modo marginale” le loro richieste, “a dispetto delle promesse ricevute.
Il rinnovo di un contratto di lavoro assente da 10 anni rimane ancora in fase di stallo, non solo per la mancanza di risorse economiche ma anche per la evidente assenza di volontà politica. In particolare, risultano ancora disattesi gli impegni assunti in riferimento al ripristino degli effetti della dinamica contrattuale sulle risorse accessorie, attualmente bloccati dal comma 2 dell’articolo 23 del Dlgs 75/2017. Un ripristino che i professionisti del Ssn giudicano indispensabile per il rinnovo del contratto di lavoro e che non richiede impegni di spesa aggiuntivi, trattandosi di risorse già presenti nel monte salari nazionale”.
La lettera è stata firmata da Carlo Palermo per Anaao Assomed, Guido Quici per Cimo; Alessandro Vergallo per Aaroi-Emac; Andrea Filippi per Fp Cgil medici e dirigenti Ssn; Aldo Grasselli per Federazione veterinari e medici; Alessandra Di Tullio del Fassid (Aipac-Aupi-Simet-Sinafo-Snr); Biagio Papotto di Cisl medici; Giuseppe Ettore per Fesmed; Raffaele Perrone Donnorso per Anpo Ascoti Fials medici; Roberto Bonfili del Coordinamento nazionale delle aree contrattuali medica, veterinaria e sanitaria Uil fpl.