Malasanità: errori medici all’ordine del giorno, se ne stima uno su 10 pazienti, l’Oms pronto ad intervenire con nuove linee guida
Almeno un paziente su 10 è vittima di un errore medico. Tra i motivi più frequenti: stanchezza, poca formazione, carenza di personale. A testimoniarlo, un’indagine condotta dall’Oms pronta a lanciare un piano globale per contrastare il fenomeno. L’obiettivo è quello di dimezzare gli errori medici evitabili, legati all’uso sbagliato di farmaci, entro cinque anni
Gli errori medici sono purtroppo all’ordine del giorno, e la maggior parte di essi potrebbe essere facilmente evitata. Ad essere vittima di un errore medico durante una cura, è un paziente su 10. A tracciare il triste bilancio, un’indagine dell’Oms, secondo cui sono ben 43 milioni, le lesioni da errori medici che ogni anno, colpiscono i malati. Una cifra spaventosa che pesa in modo fortemente negativo anche dal punto di vista economico. Si stima, infatti, che il costo globale di una così grande mole di errori medici, si aggiri intorno ai 43 milioni, interessando quasi l’1% della spesa totale sanitaria. Tra le cause principali si registrano la stanchezza, la carenza di personale, una formazione non del tutto completa ed adeguata, l’affollamento degli ospedali, ed una cattiva comunicazione con i pazienti. Si pensi che, solo negli USA, gli errori medici sono responsabili di almeno una morte al giorno e causano danni a circa 1,3milioni di persone all’anno. L’Oms – Organizzazione Mondiale della Sanità – non ci sta, ed è pronta a lanciare un piano globale con l’intento di arginare il pericoloso fenomeno. In particolare, l’obiettivo sarà quello di dimezzare nell’arco di 5 anni, quanto meno gli errori medici più facilmente evitabili, ossia quelli legati alla cattiva somministrazione e all’inadeguato utilizzo di farmaci, nonché all’inefficacia di alcune terapie. Il piano si concentrerà principalmente su 4 aree specifiche: pazienti, operatori sanitari, farmaci e tecniche terapeutiche. Esso prevederà specifiche linee guida e strategie mirate soprattutto al miglioramento nella prescrizione, nella somministrazione e nell’uso dei farmaci da parte di medici e pazienti.