La sostenibilità del Ssn è in pericolo: servono soluzioni innovative e collaborazione tra istituzioni, società civile ed organi competenti
La sostenibilità del Ssn è in pericolo: i bisogni crescono, le terapie si fanno sempre più costose e le risorse scarseggiano. Come intervenire? Tassare gli stili di vita scorretti, questa la soluzione proposta da Rita Guerra – Direttrice della prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute
Sostenibilità ed innovazione del Ssn, questo il tema al centro dell’XI edizione del Forum Risk Management in corso a Firenze. La particolare situazione di crisi nel quale il Servizio sanitario nazionale versa ormai da tempo, è un’emergenza sulla quale intervenire. E nell’ambito di tale manifestazione che Rita Guerra – Direttice della prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute – si è espressa su una soluzione destinata a far discutere. Tra le tante patologie alle quali il Ssn è chiamato a far fronte, numerose sono causate da stili di vita individuali scorretti. Nonostante si tratti di malattie derivanti da un rischio consapevole, il Ssn è tenuto alla totale copertura dell’assistenza con un peso non indifferente sia sulla fiscalità generale che sul finanziamento pubblico. “Tassare fumo, cibo spazzatura e guida pericolosa”. Questa, secondo Guerra, la soluzione per ristabilire la situazione. Alla base della questione, la convinzione che sia giusto che chi mette consapevolmente a repentaglio la propria salute, contribuisca al costo delle cure al fine di creare un fondo aggiuntivo per la sanità pubblica in modo da non pesare sui fondi, limitati, destinati alle cure essenziali. L’idea è quella, ad esempio, di aumentare il prezzo delle sigarette in modo da destinare il surplus alla cura del cancro ai polmoni o a tutte le patologie legate al consumo di tabacco. Una soluzione da estendere a tutti gli stili di vita malsani, dunque anche agli alimenti nocivi nonché ai comportamenti pericolosi alla guida. Per risolvere il problema bisogna anzitutto intervenire a monte, attraverso la diffusione di stili di vita corretti e un impegno forte e consapevole nel campo della prevenzione che impegni in modo costante la società civile e le istituzioni politiche. La salvaguardia della salute dipende dalla collaborazione di una serie di ambiti diversi, tutti fondamentali ed incisivi. In Italia però, “un Paese che continua a vendere tabacco di sigaretta per raccogliere 11 miliardi all’anno di accisa sulla vendita, riservando sul Ssn un costo di 23 miliardi per la cura del cancro al polmone e altre malattie correlate al consumo di tabacco”, tale prospettiva sembra ancora molto lontana. Fondamentale anche il tema dell’innovazione. Caratteristico del Sistema sanitario è infatti, un certo ancoramento a vecchie terapie, una tendenza determinata non solo da un ritardo burocratico-amministrativo ed economico-finanziario, ma anche da una certa reticenza da parte della corporazione medica ad abbandonare vecchie e consolidate terapie in nome di pratiche più innovative.