Interventi sulle arterie coronarie, all’avanguardia l’Università Magna Graecia di Catanzaro
I partecipanti al Congresso Italiano di Cardiologia Invasiva, provenienti da centri italiani e stranieri – informa un comunicato – hanno potuto apprezzare in diretta via satellite gli interventi sulle arterie coronarie, effettuati nelle strutture della Cardiologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, utilizzando una nuova tecnica, la misura istantanea del gradiente diastolico trans-stenotico. Tale procedura è stata messa a punto dal Prof. Ciro Indolfi, Direttore della Cattedra di Cardiologia, UO di Cardiologia-Emodinamica-UTIC e URT del CNR dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, e dal suo staff, ed è stata usata per la prima volta in Italia nell’Unità Operativa della Cardiologia Universitaria catanzarese e trasmessa in diretta via satellite a Genova. Indolfi e la sua equipe ha effettuato in diretta due interventi coronarici, davanti ad un attento uditorio di esperti, riuniti ai Magazzini del Cotone di Genova. La tecnica utilizzata rappresenta un’utile innovazione tecnologica perchè consente di stabilire immediatamente il grado di gravità della malattia coronarica e quindi la necessità o meno di impiantare uno stent. Utilizzando un algoritmo sviluppato all’interno dell’Università Magna Graecia dal laboratorio di ricerca e sviluppo della Cattedra di Cardiologia e del CNR da giovani calabresi è stato possibile misurare, prima di effettuare un’angioplastica, il gradiente della pressione intra-coronarica nella fase diastolica del ciclo cardiaco, rendendo così possibile la valutazione istantanea dell’entità della malattia coronarica. Dopo aver documentato la presenza di stenosi funzionalmente significative, sono stati impiantati degli stent coronarici completamente bioassorbibili permettendo cosi’ il ripristino di un normale flusso sanguigno. ”Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte in Italia, afferma il Prof. Ciro Indolfi. Pertanto un grande sforzo deve essere fatto per assicurare la migliore terapia possibile ai pazienti affetti da queste patologie. Purtroppo in questo momento per il ben noto piano di rientro della Calabria non è possibile assumere personale medico e/o infermieristico con ovvie ripercussioni negative sull’organizzazione sanitaria. Nonostante ciò, nel Campus dell’Ateneo di Catanzaro è oggi disponibile, con grandi sforzi personali, un sistema di assistenza cardiologica efficiente ed all’avanguardia, che utilizza tecniche e dispositivi non ancora disponibili in altri centri italiani. Il consenso ricevuto dagli esperti del settore e dalla comunità scientifica in occasione del Congresso Nazionale di Cardiologia Interventistica svoltosi a Genova rappresenta un ulteriore riconoscimento a tutto lo staff cardiologico universitario catanzarese, contribuendo a scalfire le vecchie credenze che ritraggono una Calabria arretrata e priva di centri innovativi ad altissima specializzazione. L’aver effettuato interventi in diretta è stato utile a mostrare a tutti la qualità degli interventi che si effettuano nel nostro Centro. Già oggi è possibile trovare in Calabria, nel Campus dell’Università Magna Graecia di Catazaro, non solo elevati standard per la diagnosi e la terapia delle patologie cardiovascolari – continua il Prof. Indolfi – ma anche tecniche innovative non disponibili in altri centri italiani”.