Inquinamento e clima, salute a rischio: cambiamenti pericolosi
La nostra salute è a rischio, e non solo a causa dell’inquinamento atmosferico. I cambiamenti climatici ed il ricorso ad un’agricoltura “industriale”, infatti, minacciano in maniera significativa il nostro organismo.
Due ricerche condotte dall’Harvard TH Chan School of Public Health hanno mostrato come la modifica dei normali bioritmi ecologici possa mettere a repentaglio la nostra salute. L’aumento dell’anidride carbonica e il ricorso a fitofarmaci ad alto impatto ambientale in agricoltura rischiano di alterare in maniera irreversibile l’ecosistema, provocando delle gravi carenze al nostro organismo, prima fra tutti quella di zinco.
Gli studiosi di Harvard, infatti, hanno notato un nesso tra il ricorso ad un approccio agricolo “aggressivo” e la riduzione dei cosiddetti impollinatori, in primis le api. Gli insetti impollinatori producono il 40% della fornitura mondiale di micronutrienti come la vitamina A e l’acido folico, nutrienti essenziali soprattutto in gravidanza e in età infantile, come lo zinco. Lo “sterminio” degli impollinatori potrebbe condurre ad una riduzione di tali principi, con un conseguente incremento di decessi dovute a carenze vitaminiche. Le aree più a rischio sono l’Europa centro-orientale, l’Oriente e il sud-est asiatico.
Per quanto concerne la carenza da zinco nell’alimentazione, è l’anidride carbonica la principale responsabile di tale mancanza; le terre più a rischio sono Africa ed Asia meridionale, con un’assenza del prezioso principio in colture cerealicole come riso ed orzo.
“L’azione umana sta minando la resilienza dei sistemi naturali del Pianeta, e così facendo stiamo compromettendo la nostra capacità di recupero, insieme con la nostra salute e, francamente, il nostro futuro – ha dichiarato Judith Rodin, presidente della Fondazione Rockefeller, che avvisa – Siamo in un rapporto simbiotico con il nostro Pianeta, e dobbiamo cominciare a valutarlo”.