Inquinamento atmosferico: studio inglese dimostra un possibile legame con l’insorgenza dell’Alzheimer
L’inquinamento atmosferico, diffuso soprattutto nelle aree metropolitane, ha effetti dannosi sulla qualità dell’aria e di conseguenza sulla salute di coloro che la respirano. Il ferro ed altri metalli contenuti nei gas di scarico della automobili possono raggiungere direttamente il cervello generando gravi patologie quali, ad esempio, l’Alzheimer. A scoprirlo, un recente studio dell’Università di Lancaster
Quello dell’inquinamento atmosferico è un problema attuale da non sottovalutare. Le continue ed abbondanti emissioni di gas di scarico di autoveicoli, centrali elettriche, riscaldamenti, fabbriche ed impianti di incenerimento, generano una sostanziale alterazione dell’aria che si contamina, trasformandosi così, in uno dei principali nemici per la salvaguardia della salute. A fare di nuovo luce sull’importante tema, troppo spesso messo in secondo piano, è un recente studio condotto presso l’Università di Lancaster. Secondo quanto emerso dal lavoro degli studiosi, il ferro ed altri metalli contenuti nei gas di scarico delle auto, se respirati possono raggiungere direttamente il cervello. Si tratta di una possibilità davvero preoccupante, che potrebbe facilitare nell’individuo in continuo contatto con l’aria malsana ed inquinata, gravi patologie quali, ad esempio, l’Alzheimer. Oggetto dello studio, sono state 37 persone di cui, 29 provenienti dal Messico, una delle città più inquinate al mondo. All’interno del loro tessuto celebrate, sono state riscontrate grandi quantità di nano-particelle di ossidi di ferro, le stesse generate nel processo di combustione. Nell’organismo inoltre. sono state rinvenute anche tracce di altri metalli generalmente contenuti nelle marmitte di scarico come. ad esempio, il platino. Proprio questo tipo di particelle si annovera tra i probabili responsabili dell’insorgenza di patologie quali l’Alzheimer.