Ho visto il Paradiso: il racconto del neurochirurgo americano dopo il coma
Il neurochirurgo Eben Alexander, docente a Harvard, racconta nel suo libro “Proof of Heaven” (La prova del Paradiso) che entra in coma al Lynchburg General Hospital in Virginia per una meningite batterica da Escherichia coli e dopo sette giorni di inattività cerebrale sperimenta qualcosa di molto simile a un viaggio nell’aldilà: mentre il batterio “era penetrato nel mio liquido cerebrospinale e stava mangiando il mio cervello” il medico racconta di essere accompagnato da una ragazza bionda con gli occhi blu “in un mondo di nuvole bianche e rosa stagliate contro un cielo blu scuro come la notte” in cui “stormi di esseri luminosi che lasciavano dietro di sé una scia altrettanto lucente”. E nello stesso tempo udiva un canto melodioso e rusciva “a vedere la gioia e la perfezione di ciò che stavano cantando” e a percepire non tranite le parole ma come un vento interiore i messaggi che la donna gli mandava: “ti faremo vedere molte cose qui. Ma alla fine tornerai indietro”, “tu sei amato e accudito”, “non c’è niente di cui avere paura”. Quindi arriva a contatto con una sfera luminosa e assicura che “è stato come nascere in un mondo più grande e come se l’universo stesso fosse un gigantesco utero cosmico. La sfera mi guidava attraverso questo spazio sterminato”, che descrive come completamente buio, ma infinitamente confortevole. Alexander si definiva scettico, amante della scienza ed essendo cresciuto nel mondo scientifico, figlio di un neurochirurgo, non credeva nelle esperienze pre-morte, credendo che ci fossero sempre delle spiregazioni scientifiche a quei racconti di viaggi dell’anima fuori dal corpo descritti da chi ha evitato la morte, ma ora ha rivisto il suo giudizio: una dimensione diversa “esiste, è un mondo in cui noi siamo molto più che i nostri cervelli e corpi e in cui la morte non la fine della coscienza, ma piuttosto un capitolo di un vasto, incalcolabilmente positivo, viaggio”.
Fonte: salute24.ilsole24ore.com
1 comment
Redazione
17:34VERAMENTE STRAORDINARIO … me ne convinco sempre di più