Guardia medica: un lavoro che sta scomparendo
A Milano, all’ultimo concorso per 300 posti si contavano soltanto 99 pretendenti, dei quali 96 sono stati ammessi, e molti sono stranieri. Nel Lazio non si riesce a coprire l’organico perché non sono stati emessi bandi per le aree carenti, In Trentino Alto Adige si fatica e atrovare una guardia medica. Le statistiche sul lavoro di guardia medica parlano chiaro: è un ruolo duro, pericoloso, poco attraente, perché non dà diritto a malattia, maternità o ferie retribuite, ed è mal retribuito, e anche perchè non è riconosciuto come lavoro usurante ai fini previdenziali, nonostante i turni di notte. I dati mostrano già una situazione critica: su 13 mila guardie mediche in Italia, il 45% è personale precario, il 60% è di sesso femminile, e l’età media è compresa tra 50 e 55 anni. Inoltre secondo i sindacati di categoria la nuova riforma della sanità smantellerà del tutto il servizio di guardia medica. Fonte: Il Messaggero
3 comments
Redazione
16:34Basta togliere l'obbligatorietà del titolo di formazione in Medicina Generale e vedi quanti dottori si tuffano a pesce per un posticino a tempo INdeterminato, mentre aspettando i pazienti della convenzione, mentre aspettando di specializzarsi o di trovare un posto da specialista… Oppure intento che ingrana la libera professione. Prof. Balduzzi, ma come mai non ci volete arrivare alle soluzioni semplici e immediate? 🙂
Redazione
16:34troppo semplice la soluzione devono complicarla se no che parassiti sono
Redazione
16:34Basta togliere l'obbligatorietà del titolo di formazione in Medicina Generale e vedi quanti dottori si tuffano a pesce per un posticino a tempo INdeterminato, mentre aspettando i pazienti della convenzione, mentre aspettando di specializzarsi o di trovare un posto da specialista… Oppure intento che ingrana la libera professione. Prof. Balduzzi, ma come mai non ci volete arrivare alle soluzioni semplici e immediate? 🙂