Giornata Nazionale del Diabete: 500 città italiane si illuminano di blu, per ‘far luce’ sull’emergenza
Oggi, lunedì 14 novembre, al via la Giornata Nazionale del Diabete per celebrare la nascita di Frederick Banting che, in collaborazione con Charles Best, portò alla scoperta dell’insulina, l’ormone che regola la quantità di glucosio nel sangue utilizzato per tenere sotto controllo la malattia. Per l’occasione i simboli storici ed artistici delle più grandi città d’Italia si illumineranno di blu
Protagonista della giornata di oggi, lunedì 14 novembre, è l’emergenza diabete, patologia protagonista di una notevole e pericolosa diffusione non solo a livello nazionale, ma anche mondiale. L’importante iniziativa, volta alla sensibilizzazione e all’informazione sul tema, venne lanciata nel 1992 per volontà della Federazione Internazionale del Diabete (IDF) e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Non una data qualsiasi, ma l’anniversario della nascita di Frederick Banting che, con l’aiuto di Charles Best, diede un contributo fondamentale alla cura della malattia, attraverso la scoperta dell’insulina. Solo in Italia, sono ben 500 le città coinvolte nella campagna contro il diabete. Per l’occasione, dal Nord al Sud della penisola, i più importanti simboli storici ed artistici dello stivale – dal Battistero di Firenze, al Maschio Angioino di Napoli – ‘terranno accesa la luce’ sul tema, illuminandosi di blu. Secondo quanto emerso dalle preoccupanti statistiche, in Italia, oltre il 10 % della popolazione ha difficoltà nel tenere sotto controllo la glicemia. Stando alle statistiche, il numero di persone con diabete diagnosticato, di cui oltre il 90% di tipo 2, si aggira intorno ai 3.5milioni (6,2% della popolazione). In più, si contano un milione di persone con diabete tipo 2 non diagnosticato (1,6% della popolazione) e 3,6 milioni di persone (6,2% della popolazione) con un’alterazione dei valori della glicemia tali da far presagire un alto rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Una diffusione che sembra non essere destinata ad arginarsi, tanto che secondo le previsioni, nel 2030, il numero di persone diagnosticate con diabete, raggiungerà i 5 milioni. Tra i soggetti affetti, non solo adulti, ma anche un gran numero di bambini con diabete di tipo 1, spesso diagnosticato tardivamente, a causa dell’incapacità di medici, genitori ed insegnanti, di riconoscerne le prime avvisaglie in modo chiaro. Prevenire la patologia, intervenire tempestivamente, è fondamentale, poiché portatrice di complicanze gravi e spesso irreversibili. Come ricordato dalla Società italiana di diabetologia (Sid), il diabete si colloca al primo posto tra le cause di cecità prevenibile nei paesi industrializzati. Tra le principali conseguenze della patologia, infatti, troviamo la retinopatia, che può portare alla perdita totale della vista. Il problema non risparmia nemmeno la bocca, a sottolinearlo è la Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SidP): i diabetici hanno un rischio tre volte maggiore di sviluppare un’infiammazione alle gengive. Elementi che, in realtà, sembrano influenzarsi a vicenda. La prevenzione del diabete, infatti, può partire anche dal controllo delle gengive, in quanto l’insorgenza della parodontite interviene sulla glicemia, innalzandola.
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