Ginecologia, i dati Sigo: “In Italia il parto è sicuro”
”In Italia si partorisce bene, abbiamo alta qualità e uno dei più bassi indici di mortalità materna. Siamo in linea con gli standard UE”.
Nonostante i drammatici casi di cronaca degli ultimi giorni, legati a decessi di gestanti e dei propri bimbi avvenuti al momento del parto, i dati Sigo (Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia) restituiscono un quadro più “idilliaco” della ginecologia e dell’ostetricia tricolore. Il Presidente Sigo Paolo Scollo invita alla prudenza e alla non generalizzazione quando si parla di drammatici decessi di madri e, talvolta, di feti, molti dei quali sarebbero avvenuti per cause tutte ancora da verificare. I casi drammatici delle scorse settimane “Sono successi in punti di alta eccellenza che non hanno problemi – spiega Scollo, che sottolinea – Non bisogna aver paura di partorire in Italia, ma ora bisogna forzare la mano sulla chiusura dei punti nascita con meno di 500 parti l’anno a garanzia di mamma e nascituro”.
Per sottoporsi ad un parto il più sicuro possibile, occorre seguire scrupolosamente le gestanti lungo tutto il periodo della gravidanza. Alcuni dei drammatici decessi sarebbero, a detta di Scollo, legati ad un’obesità già presente nella futura madre o, in alternativa, ad un eccessivo “Incremento ponderale, dell’ordine di 30 chili, durante la gravidanza. Anche su questo – continua il Presidente Sigo – Le linee guida vengono aggiornate normalmente e c’è già presso l’Iss un gruppo di lavoro ad hoc. Mentre il Registro dei decessi viene già fatto in alcune Regioni, che comunicano ogni caso di mortalità materna all’Istituto Superiore Sanità (Iss) che ne fa l’audit”, conclude Scollo.