Fimmg, generici: la riduzione delle vendite non è colpa dei medici
Pochi giorni fa il presidente di AssoGenerici Giorgio Foresti, aveva attribuito al decreto liberalizzazioni recentemente emanato dal governo Monti la responsabilità degli ultimi dati negativi registrati dal mercato dei generici in calo del 5%.
Il decreto al comma 9 dell’art. 11 prevede che il farmacista debba sempre sostituire la specialità con l’equivalente a prezzo più basso salvo in caso di non sia espressa indicazione di “non sostituibilità” sulla ricetta.
Tale opzione avrebbe, secondo Foresti, snaturato il provvedimento provocando un effetto paradosso, a causa di un presunto abuso di tale clausola da parte dei medici.
Non si fa attendere la risposta del segretario nazionale della Fimmg, Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, Giacomo Milillo, che pur riconoscendo nel generico “una risorsa importante da valorizzare”,ritiene “sbagliato difendere a tutti i costi la sostituibilità come continua a fare il presidente di Assogenerici”.
Milillo difende l’operato della sua categoria ed a proposito della facoltà del medico di limitare la sostituibilità della specialità originale esprime apprezzamento nei confronti del decreto: “prende in considerazione le esigenze professionali dei medici che rifiutano di assumersi responsabilità indipendenti dalla loro volontà”.
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redazionel3
21:02Per nulla togliere alla legislazione in materia di sostituibilità o non sostituibilità del farmaco prescritto dal Medico vorrei aggiungere una personale considerazione: in Germania esistono max 10 produttori di Farmaci generici/equivalenti in Italia più di cento. Ognuno può liberamente fare le sue deduzioni.