Epidemia influenzale, previsti picchi nella fase clou delle vacanze di Natale
In una sola settimana, quella a cavallo tra novembre e dicembre, si sono registrati 152mila casi ma il picco dell’epidemia influenzale si vedrà fra Natale e Capodanno
Dall’inizio della stagione influenzale siamo già arrivati a 647 mila italiani costretti a letto, con febbre alta e termometro a portata di mano.
Lo ha rilevato l’ultimo bollettino InfluNet pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità, secondo cui è possibile che il picco arrivi tra dicembre e gennaio, proprio nel periodo delle vacanze di Natale. Al momento infatti siamo ancora sotto la soglia del 2,74 che solitamente evidenzia l’inizio del periodo peggiore.
In nove regioni – Piemonte, Lombardia, provincia autonoma di Trento, Toscana, Umbria, Abruzzo, Campania, Calabria e Sicilia – è stata invece superata la soglia epidemica nazionale. «Finora l’andamento dell’influenza», rileva l’epidemiologo dell’Iss, Gianni Rezza, «è paragonabile a quello della passata stagione. Se dovesse rimanere così, è probabile che il picco arrivi tra dicembre e gennaio, come avvenuto negli ultimi due anni, in cui è arrivato in anticipo. Di solito era tra gennaio e febbraio».
I più colpiti sono stati i bambini tra i 0 e 4 anni, con 6,55 casi per mille assistiti, cui seguono con valori simili quelli nella fascia di eta’ 5-14 anni (2,57) e gli adulti tra i 15 e 64 anni (2,59). Più bassi finora i valori rilevati tra gli anziani over 65 (1,27 casi per mille assistiti). Più bassi finora i valori rilevati tra gli anziani con più di 65 anni (1,27 casi per mille assistiti). Ma per dire se sarà un’epidemia vasta come quella dell’anno scorso è però ancora presto. «Nella passata stagione era circolato di più il virus di tipo B, che colpisce soprattutto i bambini.
È stata dunque un’influenza con molti casi ma clinicamente blanda», rileva Rezza. «Quest’anno sono stati isolati alcuni campioni di H3N2, che colpisce più gli anziani». Se le previsioni dovessero essere veritiere, dovremo quindi prepararci a mangiare il panettone tra uno starnuto e l’altro.
Sul fronte vaccinale i medici della Società italiana di medicina generale (Simg) già la scorsa settimana hanno segnalato che la campagna di profilassi prosegue con buoni risultati, ma che in diversi distretti sanitari le scorte sono già finite e questo ha creato problemi ai cittadini e al personale medico-sanitario.