epatite C

Epatite C, studio Usa avverte: attenzione a effetti collaterali gravi da super farmaci

Negli ultimi anni, l’introduzione di nuovi super farmaci conto l’epatite C, aveva portato a grandi speranze nella lotta alla malattia. Ora, uno studio Usa, mette in guardia dal loro utilizzo, e avverte: i farmaci sono efficaci, ma il rischio di effetti collaterali gravi è alto. Tra i tanti, anche insufficienza epatica

L’epatite C è una malattia infettiva che, principalmente, colpisce il fegato. La sua individuazione non è inizialmente semplice, in quanto tale patologia è spesso asintomatica, nel caso in cui dovesse trasformarsi in epatite cronica però, gli effetti sulla salute sarebbero davvero gravi. Essa potrebbe infatti determinare una cicatrizzazione del fegato, o la cirrosi in seguito alla quale si potrebbero sviluppare insufficienza epatica o cancro al fegato. La comparsa, avvenuta negli ultimi anni, di super farmaci mirati ad un trattamento efficace e definitivo, avevano dato grandi speranze alla lotta contro la malattia. Uno studio Usa, avrebbe però rilevato che tali farmaci non sarebbero immuni da effetti collaterali, anche gravi. Oggetto dell’analisi in questione – condotta dall’Institute for Safe Medication Practices, organizzazione no profit che si occupa della sicurezza sui farmaci – sono stati  9farmaci antivirali, tra i più quotati in fatto di efficienza e assenza di effetti collaterali, e i dati raccolti dalla Food and Drug Administration (Fda), l’agenzia Usa incaricata della regolamentazione farmaceutica. Nel solo 2015,ad assumere i nuovi farmaci sono stati in ben 250 mila, per una spesa davvero esorbitante con cifre che variano dai 55mila ai 125mila dollari per ogni paziente. Secondo quanto emerso dall’analisi, fino allo scorso giugno, tra tutti i pazienti trattati, 524 hanno sofferto di insufficienza epatica e 165 sono morti.  Da quanto emerso, l’insufficienza epatica, causa di una grave compromissione delle funzioni epatiche, sarebbe tra gli effetti collaterali più gravi e con maggiore incidenza.
Inoltre 1.058 hanno avuto gravi lesioni al fegato e su 761 i farmaci non hanno funzionato. I farmaci contro l’apatite avrebbero eliminato la malattia solo in 24 pazienti ma, in alcuni di essi, avrebbe riattivo l’epatite B che non si era ancora manifestata. Si tratta di piccoli numeri ed i risultati non sono conclusivi, per tale ragione, risulta ancora prematuro attribuire in modo definitivo tali effetti ai farmaci. E’ bene però non trascurare tali occorrenze. Al fine di una più attenta somministrazione dei farmaci, è bene sempre verificare le effettive funzionalità del fegato.

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