Endometriosi: le donne che ne soffrono, sono le più soggette a malattie cardiovascolari

Le giovani donne colpite da endometriosi,malattia poco conosciuta ma che colpisce ben 5-10 su 100,  sono le più esposte a malattie cardiovascolari. Questi i risultati di un recente studio condotto su oltre centomila donne. Prevenzione, la conduzione di una vita sana e una maggiore attenzione nei confronti della propria salute, sono fondamentali per evitare complicazioni

Un recente studio condotto dai ginecologi del Brigham and Women’s Hospital di Boston, ha rivelato che le giovani donne affette da endometriosi, sono più soggette a malattie cardiovascolari rispetto al resto della popolazione. Oggetto della ricerca sono state oltre 116 mila donne, poste sotto osservazione per ben vent’anni. Durante questo periodo, circa 12 mila tra loro sono state colpite da endometriosi. Esse sono risultate più esposte al rischio –  rispetto alle donne sane – di essere colpite da infarto, angina pectoris o problemi alle coronarie. Al fine di prevenire tali complicazioni, risulta necessario, condurre uno stile di vita sano, elemento basilare nella prevenzione, e prestare maggiore attenzione alla salute del cuore, informandosi su quelli che sono i sintomi delle malattie cardiovascolari, che nella donna differiscono rispetto a quelli che si manifestano nell’uomo. Nonostante la malattia sia abbastanza diffusa, tanto da colpire 5-10 donne su cento, l’endometriosi è ancora poco conosciuta. Si tratta di una patologia che colpisce donne in età fertile: porzioni di tessuto endometriale, simile a quello che riveste l’interno dell’utero, si localizzano al di fuori dell’utero stesso. Dolore intenso, infertilità e  difficoltà nei rapporti sessuali, sono le principali conseguenze della malattia. Curarla, almeno dal punto di vista economico, ora sarà più semplice. Da poco infatti, le cure per l’endometriosi sono rientrate nei LEA – i livelli essenziali di assistenza – la lista delle prestazioni che il Sistema Sanitario Nazionale deve necessariamente garantire.