Allarme resistenza malaria, alcuni ceppi della malattia tropicale sembrerebbero mostrare primi segni di resistenza ai farmaci. A testimoniarlo, nel Regno Unito, il fallimento di una terapia fino ad ora efficace nella lotta contro il parassita

Arriva, dalla London School of Hygiene e Tropical Medicine, l’allarme resistenza malaria. Il fallimento, nel Regno Unito, di un farmaco fino ad ora impiegato con successo nella lotta contro la malattia tropicale, secondo gli esperti, potrebbe essere il primo segnale dell’evoluzione della resistenza alla terapia farmacologica nel parassita. Ipotesi davvero preoccupante se si considera che nel 2015, la malaria ha portato alla morte di ben 429.000 persone, facendo inoltre registrare lo spaventoso numero di ben 212milioni di casi. Vittime predilette della malattia, causata da una puntura di zanzara, sono i bambini sotto i cinque anni tanto che, stando alle statistiche, ne uccide uno ogni due minuti. Il pericolo però riguarda tutti: secondo l’Organizzazione mondiale della sanità – OMS, infatti, ad essere esposta al rischi di contagio, sarebbe quasi la metà della popolazione mondiale. L’allarme sulla resistenza lanciato dagli studiosi del Regno Unito, riguarda il fallimento di una delle più comuni terapie impiegate nella lotta contro la malattia. Si tratta della combinazione di farmaci artemether-lumefantrina che, tra ottobre e febbraio 2016, si è dimostrata inefficace su quattro pazienti che erano stati contagiati in Africa. La terapia, che sembrava inizialmente essere andata a buon fine tanto da dimettere i pazienti, si è rilevata un fallimento. Nei quattro, un mese più tardi, l’infezione si è di fatto nuovamente presentata. Attraverso l’impiego di ulteriori terapie, i pazienti sono guariti, ma il flop della tradizionale terapia in questione è un campanellino d’allarme da non sottovalutare, sintomo di un progressivo sviluppo, nel parassita, della resistenza ai farmaci di prima linea. Per un virus tanto diffuso, le resistenza alle terapie risulta essere una delle più grandi minacce. Si ritengono dunque necessarie misure di controllo urgenti per valutare i livelli di farmaco-resistenza in Africa.