Diabete e disturbi cardio-vascolari: colpa della TV?
Le proprietà quasi ipnotiche della tv sono ben note sin dai tempi degli schermi in bianco e nero. Al giorno d’oggi si stima che gli europei trascorrano mediamente 3 ore della propria giornata davanti al televisore, gli australiani ben 4, gli americani addirittura 5.
Si dice che una volta si concepivano più figli in quanto in assenza della TV era necessario inventarsi altri passatempi ( che fantasia gli antichi eh?), fatto sta che nel terzo millennio non solo la TV contribuisce alla diminuzione della nascite, ma sembra che attualmente addirittura esponga l’individuo ad una maggiore probabilità di insorgenza di malattie quali Diabete di tipo 2 e patologie cardio-vascolari. Lo rivela un articolo pubblicato oggi 15-giugno-2011 sul JAMA, Journal of American Medical Association.
Lungi dall’avere intrinseche proprietà biologiche, la TV è probabilmente la causa primaria di sedentarietà nelle nazioni sviluppate, pertanto, riferisce il Prof. Frank Hu, docente di Nutrizione ed Epidemiologia presso la Harvard School of Public Health (HSPH) nonché coautore dello studio, limitarne la visione costituirebbe una valida forma di prevenzione.