dentisti abusivi

Dentisti abusivi, in Italia sono 15mila: un’app per individuarli

L’idea è quella di individuare e successivamente denunciare i falsi professionisti, ovvero dentisti abusivi che in Italia superano le 15mila unità

Durante l’assemblea nazionale della CAO (Commissione Albo Odontoiatri) che si è tenuta presso i Giardini Naxos a Taormina, sono state presentate diverse iniziative.

dentisti abusivi
dentisti abusivi

Fra queste, quella che ha suscitato maggior interesse, è stata quella della realizzazione di un’app e un sito internet istituzionali interamente dedicati al mondo odontoiatrico.

Obiettivo dichiarato di questi strumenti è combattere gli oltre 15mila dentisti abusivi esistenti in Italia ma anche trasmettere una “sana” informazione in termini di prevenzione, formazione, aggiornamento, profili giuridici, banche dati di letteratura scientifica, assistenza.

Ha detto durante la presentazione il presidente nazionale Giuseppe Renzo: “Www.caoce.it è un grande contenitore di dati preziosi, in continuo aggiornamento un archivio di tutti i dentisti italiani, accessibile a chiunque voglia verificare se un dentista è regolarmente iscritto all’Ordine, ma anche per informarsi su tutte le attività, notizie, corsi, sentenze, normative europee, nazionali e regionali, appuntamenti relativi alla professione; un circuito virtuoso capace di collegare costantemente tra loro le CAO provinciali”.

L’idea che è già divenuta realtà, perché on line all’indirizzo suddetto da Renzo, è stata tanto apprezzata dai rappresentanti degli odontoiatri delle varie province.

Attraverso la App, che sarà possibile scaricare gratuitamente, si potranno segnalare i falsi dentisti, i “praticoni” del mestiere non abilitati alla professione e dunque alle cure odontoiatriche. La App faciliterà la ricerca di tali soggetti nelle anagrafiche, qualora non dovessero essere presenti, per ogni provincia, saranno indicati i contatti di enti per effettuare le opportune denunce (ASL, NAS, Guardia di Finanza, Ordini, associazioni di consumatori).

E’ stato ricordato anche l’art. 348 del codice penale, come emendato dal ddl Lorenzin, contro l’esercizio abusivo della professione e annunciato il ricorso all’Antimafia: “Se avremo notizia di capitali provenienti da attività mafiose o simili che cercheranno di inserirsi negli affari odontoiatrici, ricorreremo al codice Antimafia”.

Sul nuovo strumento è possibile inoltre consultare lo spazio dedicato alla banca dati di letteratura scientifica più importante al mondo, cioè EBSCO, e per le sentenze, la CEEPS ma è presente anche uno spazio in cui “il cittadino domanda, l’istituzione risponde”.

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