Cibo e tumori, scoperto il meccanismo che li collega

L’oncologia si decide a tavola. Nel bene e nel male. Un tumore su tre dipende da cattive abitudini alimentari. Allo stesso tempo, una corretta alimentazione costituisce il più formidabile scudo contro l’insorgenza di tumori. La stretta correlazione che intercorre tra oncologia e alimentazione non è una novità per la ricerca internazionale, ma oggi, grazie ad alcuni nuovi studi, i meccanismi di questa complessa azione di reciproca influenza cominciano ad essere chiariti.
«Da tempo sappiamo che il sovrappeso è un fattore di rischio per l’insorgenza di molti tipi di tumore – conferma Massimo Locati, braccio destro di Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’ospedale Humanitas di Rozzano – Oggi, grazie a studi condotti con tecniche di analisi genomica, sappiamo il perché. Abbiamo scoperto che le cellule del sistema immunitario presenti nel tessuto adiposo hanno un importante impatto sulla regolazione della risposta infiammatoria, che è strettamente legata alla progressione del tumore. In particolare, i macrofagi presenti nel grassi vengono “ingannati” dal tumore che li usa per inviare segnali che lo proteggono e ne aiutano lo sviluppo».
Traditi dalle nostre stesse difese, insomma. E non solo. «Gli studi – continua Locati -confermano che il tessuto adiposo è molto più di un semplice deposito di grasso. Il grasso è sorgente di ormoni, dai quali alcuni tumori, per esempio quello della mammella, sono fortemente influenzati». Fortunatamente, proprio da ciò che mangiamo può venire un grande aiuto per prevenire queste complicazioni. Alcuni alimenti in particolare sembrano dare eccellenti risposte protettive. Tra questi l’arancia rossa, che diversi studi hanno confermato avere straordinari poteri anti-ossidanti. Anche per questo, l’Associazione italiana ricerca cancro domani sarà nelle piazze d’Italia, nel suo consueto appuntamento per raccogliere fondi e per distribuire sacchetti di arance rosse anti-cancro tra la popolazione.