Celiachia, in Europa 80% di casi non diagnosticato
Oggi, mercoledì 16 maggio, ricorre la Giornata Mondiale della Celiachia, malattia cronica legata all’alimentazione più diffusa tra i bambini in Italia e in Europa
La celiachia è la malattia che in Europa ed in Italia colpisce molto i bambini e gli esperti lanciano l’allarme che riguarda proprio quei casi a cui non è stata ancora diagnosticata la patologia che arriverebbe all’80%. L’allarme è dovuto anche al fatto che la condizione della malattia non diagnosticata espone le persone al rischio di sviluppare problemi di salute e complicanze.
In particolare nella nostra Nazione i pazienti diagnosticati sono 200mila e di questi 21.277 sono bambini che hanno un’età inferiore ai 10 anni. I dati invece che potrebbero essere più realistici parlerebbero di 600mila celiaci. E’ quanto riferisce l’Aic, l’Associazione italiana celiachia, oggi 16 maggio, in occasione della Giornata Mondiale della Celiachia.
La terapia per i celiaci rimane la dieta senza glutine mentre il tempo medio di attesa della diagnosi arriva a raggiungere anche otto anni a livello europeo. Per quanto concerne l’accesso al Servizio Sanitario Nazionale italiano, il tempo medio è di sei anni.
Un’altra problematica non indifferente è il sorgere della malattia che può avvenire a qualsiasi età compreso lo svezzamento, proprio quando viene introdotto il glutine, nell’infanzia e nell’adolescenza.
La diagnosi precoce è essenziale perché se la celiachia non viene diagnosticata, i piccoli possono incorrere in severe complicanze, tra cui perdita di peso, problemi nella crescita, ritardo della pubertà, stanchezza cronica e osteoporosi. Gli esperti comunque non sono fermi sul problema delle diagnosi nascoste ma stanno svolgendo un grosso lavoro di sensibilizzazione delle linee guida per migliorare la performance di diagnosi nei bambini e fra queste anche le associazioni.
Fra queste, l’Associazione pazienti che ha contribuito alla diffusione del “Protocollo per la diagnosi e il follow up della celiachia” il quale prevede particolari linee guida per la diagnosi nei bambini e negli adolescenti.