Caldo e protezione degli alimenti: consigli degli esperti

Le alte temperature creano un ambiente particolarmente favorevole alla moltiplicazione di micro-organismi patogeni, pertanto è consigliabile seguire alcune semplici raccomandazioni al fine di evitare le tossinfezioni alimentari che d’estate, complice una maggiore tendenza al consumo fuori casa di piatti freddi, sono particolarmente in agguato.

In un’intervista al Corriere della Sera, Paolo Aureli, dirigente di ricerca all’Istituto Superiore di Sanità, pone l’attenzione  sui cibi freddi, in primis insalate di pasta e riso, particolarmente a rischio in quanto esenti dall’azione sterilizzante operata dal calore al momento del riscaldamento.

Una volta cotti, andrebbero risciacquati con acqua fredda aggiungendo in un secondo momento gli altri ingredienti. Inoltre, prosegue Aureli, vanno messi in frigorifero molto rapidamente assicurandosi che si siano raffreddati bene prima di riporli nella borsa termica.

Paolo Simonetti, docente di Nutrizione delle collettività presso l’Università di Milano, sempre sulle colonne del Corriere della Sera mette in guardia anche da una conservazione in frigorifero per tempi eccessivamente lunghi in quanto ci sono micro-organismi i grado di proliferare anche a basse temperature.

E’ sempre consigliabile, afferma Simonetti, stipare gli alimenti separatamente ed in contenitori ben chiusi e tener conto del loro contenuto di acqua nonché del loro grado di acidità: la notevole presenza d’acqua in un alimento costituisce un ottimo terreno di coltura e crescita microbica, mentre azione opposta è svolta  dall’acidità che rappresenta un fattore stabilizzante.

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