Calabria, Scopelliti illustra piano rientro
Il presidente della Giunta regionale della Calabria, e coordinatore regionale del Pdl, Giuseppe Scopelliti, ha illustrato ieri mattina a Vibo Valentia ai parlamentari, ai consiglieri regionali e ai gruppi dirigenti della coalizione di governo la situazione della sanità calabrese, in relazione agli adempimenti previsti dal piano di rientro, e ha avanzato alcune riflessioni sulle necessità di migliorare i servizi della rete di assistenza. Nella premessa, Scopelliti «ha messo in evidenza – riporta una nota – le genesi della situazione debitoria, dalle incertezze dei conti, alle manovre dilatorie poste in essere dalla precedente Giunta per non aderire alle condizioni necessarie di ottimizzazione imposte dal Governo centrale. Ci sono alcuni ospedali da riconvertire o da chiudere – ha detto il presidente – perché sono improduttivi e non sono finalizzati ai bisogni del territorio. In questi contesti non solo non si incrociano la domanda e l’offerta, ma si disperde una potenzialità economica che comprime il diritto inalienabile alla cura e alla prevenzione”. Il governatore ha continuato con un excursus dettagliato dei centri di spesa e delle criticità, «pur in presenza – riporta la nota – di un quadro complessivo confuso e determinato da incertezze dovute principalmente alla inaffidabilità dei dati forniti». Il presidente ha messo in evidenza come la Giunta abbia già recuperato, attraverso la farmaceutica e i tagli alla Fondazione Tommaso Campanella, il 30% circa del disavanzo annuale. Altre risorse considerevoli saranno recuperate dalla riconversione e dai tagli delle strutture, oltre che dalle dismissioni immobiliari. La media del costo del personale è del 72% in regione, con medie di costo per posto letto che oscillano e arrivano addirittura, in alcuni casi, al 400% in più della spesa nazionale.