Bianco: sui Social network richiamo alla deontologia
«Dal punto di vista deontologico, un medico è tenuto a mantenere un profilo di immagine consono alla professione che svolge, anche se non sta esercitando e anche sui social network come Facebook». Così Amedeo Bianco, presidente della Fnomceo, commenta la pubblicazione del Journal of Medical Ethics relativo alla prima indagine condotta tra i medici e il loro rapporto con i social network, in particolare sulla possibilità che i professionisti accettino ”l’amicizia” dei loro pazienti su Facebook. Anche se avere un profilo su Facebook è ormai un’attività molto diffusa tra i medici italiani, secondo Bianco, «la comunicazione e i contenuti diffusi che si trovano, anche se attengono alla vita più spensierata dei medici devono essere consoni alla professione, per mantenere il profilo di riservatezza, decoro e autorevolezza che dovrebbe esserci in ogni comunicazione pubblica». Secondo Bianco, una questione simile è quella del monitoraggio dei siti web aperti dai singoli professionisti che dovrebbero comunicare all’Ordine il loro indirizzo on line e, qualora si ravvisasse una comunicazione non corretta, «sarebbero oggetto di valutazione deontologica». Anche Facebook rientra in questo monitoraggio, poiché il social network «non gode di un principio di extraterritorialità rispetto all’etica medica» conclude Bianco.