Allergie primaverili: Il surriscaldamento globale ne prolunga la durata
I climatologi ormai da anni hanno constatato che l’incremento delle temperature determina un prolungamento della primavera; ciò che è oggetto di intenso dibattito scientifico è l’emergente evidenza relativa ad un parallelo prolungamento della stagione dei pollini.
Un recente articolo del New York Times si fa portavoce di alcuni scienziati dai cui esperimenti si evince che non solo i pollini resteranno in circolazione per periodi di tempo più prolungati, ma che le relative proteine risultano più potenti rispetto ai loro omologhi di qualche anno fa.
Le preoccupazioni maggiori sono riservate alle persone affette da Asma, una patologia respiratoria facilmente innescabile dalla presenza di pollini.
Gli studi in questione sono stati condotti ad Harvard, dipartimento di salute ambientale facoltà di public health, dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati uniti, nel dipartimento di geografia fisica della Macquarie University, New South Wales, Australia.