Vicenda Eluana Englaro: appello dei neurologi alla procura
Il Sottosegretario alla salute Eugenia Roccella ha rilasciato una dichiarazione sull’appello inviato da 25 neurologi alla procura di Milano. “Come riferito dalle agenzie di stampa, un gruppo di 25 neurologi universitari e ospedalieri ha oggi inviato alla Procura di Milano un documento per chiedere di sospendere il provvedimento che interrompe la nutrizione e l’idratazione di Eluana Englaro. Nel testo messo a punto dagli esperti emergono, tra le altre, due importanti evidenze scientifiche. La prima rimanda ai più recenti studi secondo cui in alcuni pazienti in stato vegetativo “è possibile evocare risposte che testimoniano una residua possibilità di percepire impulsi dall’ambiente con susseguente analisi e discriminazione delle informazioni”. La seconda, invece, è quella che “allo stato attuale delle conoscenze sono sempre maggiori le evidenze che collocano i processi della coscienza anche in sedi del sistema nervoso centrale diverse dalla corteccia cerebrale (sede principale di danno nello stato vegetativo)”. Secondo gli esperti, dunque, in base alla più recente e autorevole letteratura scientifica non “c’è una certezza assoluta sul fatto che il paziente in stato vegetativo non possa provare qualche forma di sofferenza”. È dunque fuorviante continuare ad associare lo stato vegetativo all’idea di una morte clinica, o di qualcosa di assai simile. Una commissione tecnico scientifica costituita nel 2005 e presieduta dall’on. Domenico Di Virgilio cominciò a lavorare a un documento su “stato vegetativo e stato di minima coscienza” per affrontare il problema dal punto di vista scientifico e da quello socio-sanitario elaborando proposte di organizzazione gestionale della strutture di accoglienza di pazienti in stato vegetativo. Il lavoro di quella commissione, interrotto con la fine del governo Berlusconi, va oggi ripreso. Ai tanti pazienti nelle stesse condizioni di Eluana bisogna dare un messaggio chiaro e una speranza di vita dignitosa”.