Censimento annuale sui tumori: nel 2017 mille nuove diagnosi al giorno
Il Ministero della Salute ha presentato il censimento annuale sui tumori dal quale si evince che ogni giorno vengono diagnosticati mille casi di tumore tuttavia vi sono alcuni dati positivi, come il tasso di mortalità diminuito rispetto al 2010.
Il Ministero della Salute, grazie al lavoro grazie dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), dell’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM) e della Fondazione AIOM ha presentato la settima edizione del censimento sui tumori in Italia.
Oltre 3 milioni e trecentomila persone vivono dopo la diagnosi, il 24% in più rispetto al 2010. Calano le neoplasie allo stomaco e al colon-retto ma aumentano il cancro al polmone nelle donne, facendo registrare un più 49%.
Al nord Italia ci si ammala di più ma è al sud che si sopravvive meno. Questo è uno dei responsi del censimento annuale sui tumori diramato dal Ministero della Salute.
Il numero di malati di cancro in Italia nel 2017 è cresciuto e si stimano quasi mille nuovi casi di cancro diagnosticati ogni giorno. Di questi il 40% potrebbe essere evitato seguendo stili di vita più corretti e un tempestivo accesso agli screening di diagnosi precoce.
Di positivo invece si riscontra il dato relativo alla sopravvivenza post diagnosi, aumentata del 24% rispetto al 2010. Un fattore che deriva dalle nuove terapie, più efficaci rispetto al passato ma anche alle campagne di prevenzione.
Il tumore più diffuso in Italia nonostante la diminuzione del dato, rimane quello al colon retto, con 53.000 casi, a seguire il tumore alla memmella. Aumentano i casi di tumore al pancreas, alla tiroide e il melanoma mentre diminuiscono le neoplasie allo stomaco. Fra gli uomini, cala l’incidenza dei tumori al polmone e della prostata ma oggi è possibile combattere la malattia attraverso la correzione degli stili di vita, eliminando sigarette, sedentarietà e dieta scorretta e tutti gli agenti infettivi.
Per combattere la malattia in maniera efficace ci si rivolge all’immunoterapia e alle terapie target, insieme alla chemioterapia, chirurgia e radioterapia. Se a queste si affiancano efficaci campagne di prevenzione si arriva al dato della diminuzione dei tumori, che potrebbe essere evitato se si seguissero i 12 comportamenti stilati dalla Commissione europea nel Codice europeo contro il cancro.
Anche nel caso dei tumori, l’Italia è divisa in due. Gli italiani più colpiti dalla malattia sono quelli residenti al nord ma al sud si sopravvive di meno.
Le cause sono da ricercarsi in due importanti fattori cancerogeni, per gli abitanti del sud Italia: la minore abitudine al fumo e nell’inquinamento ambientale. Tuttavia al sud si vive di meno perché la popolazione non effettua in maniera massiccia gli screening oncologici. Per tali motivi il dato relativo alla mortalità non è diminuito, così come l’incidenza dei tumori della mammella, colon-retto e cervice uterina.