Congestione da sbalzo termico, cause e rimedi
Fare il bagno dopo i pasti e oppure bere bibite ghiacciate, sono le cause più frequenti per incorrere in una congestione che può diventare anche pericolosa
Blocco della digestione. Questa è in poche parole la congestione dovuta per lo più per aver bevuto bibite ghiacciate, fatto un bagno dopo aver mangiato oppure entrare in un luogo ove è presente l’aria condizionata molto alta. La congestione è un malessere tipico della stagione estiva, che colpisce l’apparato gastrointestinale ed è dovuto a un brusco sbalzo di temperatura. La causa del malessere è dovuta al fatto che durante la digestione, il sangue si concentra nella zona dello stomaco. Una bibita ghiacciata, l’aria troppo fredda o un bagno provoca una sorta di autodifesa da parte dell’organismo. Il cervello, una volta percepito il malessere, cerca di dirottare il sangue verso di sé. Un’attività che nasce dall’obiettivo di portare la temperatura a livelli normali. Tuttavia il risultato è uno squilibrio circolatorio che è fonte del blocco digestivo. Le conseguenze possono essere anche gravi. Quando il nostro organismo provoca la congestione, si verificano stati e sintomi come brividi, bruciori di stomaco, capogiri, conati, vomito, crampi addominali, flatulenza, mal di testa, nausea, pallore, pelle d’oca, pesantezza allo stomaco, stato confusionale, sudorazione fredda, sensazione di svenimento. E’ nel caso di sbalzo termico subito dopo aver mangiato che i sintomi si fanno sentire quasi immediatamente. La persona colpita accusa subito un certo malessere, impallidisce, suda freddo ed è colpita a tremori. Successivamente arrivano i dolori all’addome, crampi e senso di vomito che potrebbero culminare in uno svenimento, qualora la persona colpita non viene soccorsa in tempo. Ma cosa fare in questi casi ? Per prima cosa occorre distendere le gambe e sollevarle rispetto alla testa, tenendo la pancia calda. Nei casi di congestione dovuta a un bagno dopo i pasti, è necessario asciugare immediatamente la persona e riscaldarla. Dopo che la temperatura si è ristabilita è consigliato bere bibite tiepide a piccoli sorsi. Soltanto dopo 2-3 ore di tempo non si avverte più alcun malessere. Ciò che potrebbe rimanere è una sensazione di stanchezza e qualche dolore muscolare. Qualora dopo le 2-3 ore dall’accaduto, la persona colpita non riesce a riprendersi, è necessario affidarsi alle cure mediche. In buona sostanza, nella stagione estiva, è bene rifarsi ai consigli della nonna: non bene acqua ghiacciata, fare il bagno lontano dai pasti, frequentare ambienti -come ad esempio locali- non troppo freddi.