Il botulino, nuova arma per sconfiggere il mal di testa cronico
In Italia, circa un italiano su 30 soffre di mal di testa cronico. Oggi, una nuova terapia a base di botulino, sembra essere in grado di combatterlo. Piccole iniezioni di botox sulle zone di maggior sofferenza, promettono di dare buoni risultati
Il mal di testa è un problema molto diffuso tra la popolazione, tanto che a soffrirne è un italiano su 6. Ben più fastidioso e persistente della comune forma è il mal di testa cronico anch’esso responsabile di una notevole incidenza, tanto da colpire un italiano su 30. A soffrirne maggiormente sono le donne, per le quali, il mal di testa cronico diventa una fastidiosa ed insopportabile compagnia quotidiana, con una frequenza di circa 15 episodi al mese. Da oggi, una nuova terapia, sembra venire loro in soccorso. Secondo quanto emerso da una ricerca condotta dal Centro Cefalee, Irccs Istituto delle Scienze neurologiche di Bologna, l’utilizzo del botulino rappresenta un’ ottima terapia per l’emicrania cronica. Praticare piccole iniezioni di tossina botulinica nei punti esposti a maggiore sofferenza, eserciterebbe dei grandi benefici. I soggetti colpiti da mal di testa cronico, solitamente presentano contratture alle spalle e al collo o anche tra i muscoli collocati tra lo zigomo e la mandibola. La tossina botulinica di tipo A, comunemente definita Botox, ha la capacità di inibire la produzione di neurotrasmettitori infiammatori e dunque lo stimolo nervoso alla base della contrattura, facendo così scomparire l’emicrania. A “Preempt”, lo studio tutto italiano – presentato al 2° Congresso congiunto Anircef-Sisc (Associazione neurologica italiana per la ricerca sulle cefalee-Società italiana per lo studio delle cefalee) che si è tenuto a Bologna – hanno preso parte i principali centri italiani che trattano di emicrania, attraverso la compilazione di un questionario. In molti si sono dimostrati concordi sul fatto che la terapia botulinica, ancora relegata ai casi più complicati e che resistono con maggiore forza alle terapie farmacologiche, dovrebbe essere estesa ad una fase più precoce della malattia, in modo da aumentare l’efficacia e la durata degli effetti benefici della stessa. Nessuna evidenza scientifica dimostra l’efficacia della terapia basata sulla tossina botulinica, nel caso di mal di testa comune.