Il Consiglio superiore di sanità ha dato parere favorevole alla co-vaccinazione, dunque disco verde per l’immunizzazione sia dall’influenza tradizionale che dal virus A/H1N1. Ciò significa che “teoricamente, ci si potrebbe covaccinare anche nello stesso giorno”
Cosa, però, che non avverrà per chi si sottoporrà subito alla vaccinazione contro l’influenza stagionale, perché per il più classico dei malanni di stagione “la campagna vaccinale inizierà il 1 ottobre, mentre bisogna attendere per l’altro siero”. Lo precisa il viceministro della Salute, Ferruccio Fazio, lasciando la commissione Affari sociali della Camera dove è stato ascoltato oggi in audizione. “Ogni anno muoiono di influenza tradizionale 4-5 mila persone. Il problema è fare in modo che la somma” tra le vittime dei due virus “non sia superiore a quella degli anni scorsi” ha aggiunto poi il viceministro della Salute, ricordando che per l’influenza A “il tasso di mortalità stimato è meno della metà di quello dell’influenza stagionale”. Ma di influenza A “si può morire”, riconosce lo stesso Fazio, e in pericolo sono soprattutto le “persone a rischio, e chi sviluppa polmonite interstiziale”. Il viceministro appare comunque ottimista. La pandemia “non desta particolare preoccupazione. Siamo sereni – ribadisce – e riteniamo che l’andamento del virus sia mite, con sintomatologia più lieve di quella stagionale”. E parlando dei casi gravi e delle misure allo studio per fronteggiarli, il viceministro sostiene che si attesteranno a “poche centinaia, non saranno in misura molto elevata”.