Obesità e sovrappeso: in Italia, interventi di chirurgia bariatrica in notevole aumento
L’obesità, in crescente aumento a livello mondiale, costituisce uno dei più importanti problemi di salute pubblica al mondo in quanto rilevante fattore di rischio per varie malattie croniche, patologie cardiovascolari e tumori. Tra i trattamenti più efficaci per combatterla, troviamo la chirurgia bariatrica. In Italia si registra ancora un elevato scetticismo, stando alle stime però, negli ultimi 8 anni, il numero di interventi per obesità sarebbe raddoppiato
In quinta posizione tra i più importanti ed incisivi fattori di rischio per mortalità globale, troviamo l’obesità, tra i più importanti problemi di salute pubblica non solo nei Paesi Occidentali ma anche in quelli in via di sviluppo. Preoccupante non solo la sua crescente diffusione, ma anche il legame con l’insorgenza di varie malattie cardiache croniche, patologie cardiovascolari e non da ultimo, tumori. Stando alle stime, il 44% dei casi di diabete tipo 2, il 23% dei casi di cardiopatia ischemica e fino al 41% di alcune neoplasie sono da attribuire proprio a condizioni di obesità o sovrappeso. Secondo i dati raccolti nel 2010 dal sistema di sorveglianza Passi, in Italia il 32% degli adulti è sovrappeso, mentre l’11% è obeso. Tra i più importanti ed efficaci strumenti per combattere tale importante problematica, troviamo la chirurgia bariatrica o chirurgia dell’obesità, garante non solo di un calo ponderale significativo, ma anche di un notevole risparmio di costi per il Sistema Sanitario Nazionale. Nonostante nel nostro Paese, esista ancora una consistente dose di scetticismo nei confronti degli interventi per obesità, bendaggio, by pass gastrico e resezione dell’intestino sono raddoppiati in 8 anni, passando dai 6mila del 2008 agli oltre 12mila nel 2015. Questi i dati contenuti nel primo Position Paper sull’Obesità elaborato dal Centro di Studi sull’Obesità dell’Università Statale di Milano, in collaborazione con la Società Italiana Obesità (Sio), Società di Chirurgia dell’Obesità (Sicob), Associazione di Dietetica e Nutrizione Clinica (Adi) e Associazione Amici Obesi. Un significativo passo in avanti per l’Italia, che apre le porte ad un modo nuovo, più consapevole e adeguato di affrontare il problema. Secondo un’analisi realizzata dal Centro di Studi sulla Sanità Pubblica (Cesp) dell’Università di Milano-Bicocca, la chirurgia bariatrica comporta infatti, un guadagno di oltre tre anni di vita vissuta in condizioni di salute ottimale e una riduzione della spesa di 11.384 euro a paziente. Nei soggetti operati, l’analisi mostra una riduzione dal 43,7% al 28,7% nell’incidenza di diabete, un passaggio dal 29,3% al 24,6% nei casi di infarti acuti del miocardio, una diminuzione degli ictus dal 24% al 19,9% e una riduzione degli altri eventi cardiovascolari.