Addio ad Umberto Veronesi, padre fondatore dell’oncologia in Italia, innovatore del cancro al seno

Si è spento, alla veneranda età di 91 anni, Umberto Veronesi, personaggio eclettico, padre fondatore dell’oncologia in Italia, grande padre, scienziato, uomo, da sempre vicino al malato e soprattutto alle donne e ai loro mali

veronesiE’ nella tarda serata di ieri, 8 novembre, che Umberto Veronesi, nella sua casa milanese,  ha detto addio per sempre ai suoi familiari, ai suoi pazienti, ai suoi colleghi, a quanti lo ammiravano per il suo costante impegno medico, civico e sociale. Veronesi, che non aveva paura della morte perché vista come un evento naturale della vita, non sarà ricordato solo come professionista instancabile sempre schierato dalla parte della vita, del benessere del paziente e dalla parte del bene comune, ma anche come una personalità eclettica ed innovatrice che ha lasciato la sua impronta su vari importanti campi, non solo in quello medico, ma anche politico e sociale. Considerato padre fondatore dell’oncologia in Italia, Umberto Veronesi è riconosciuto a livello mondiale, come uno dei propulsori e degli innovatori del cancro al seno. Tra i numerosi studi legati ai tumori mammari, rivoluzionaria fu la promozione della chirurgia conservativa, una valida alternativa alla mastectomia, intervento invasivo di esportazione della mammella. Tanti gli impegni di rilievo nel campo dell’oncologia: nel 1975 assunse la guida nell’Istituto nazionale dei tumori; nel 1965 partecipò alla fondazione dell’Associazione italiana ricerca sul cancro  (Airc); nel 1982 fondò la scuola europea di oncologia; dal 1985 al 1988 ricoprì la carica di presidente dell’Organizzazione europea per la ricerca e la cura del cancro e nel 1991 fondò l’Istituto europeo di oncologia (Ieo). Inoltre è attiva, dal 2003, la Fondazione Umberto Veronesi, da sempre impegnata a sostenere la ricerca all’avanguardia, a  diffondere la cultura scientifica, a promuovere la prevenzione, al fine di migliorare la qualità della vita dei pazienti, sempre al centro dell’impegno di Veronesi. “Andate avanti perché il mondo ha bisogno di scienza e ragione”, questo uno degli ultimi messaggi lasciati dallo scienziato proprio alla Fondazione. Al suo nome non si lega solo la ricerca oncologica, ma anche l’appoggio di importanti campagne sociali non scevre da accese e feroci polemiche, come quella, iniziata nel 1995, per la depenalizzazione e la legalizzazione delle droghe leggere per uso terapeutico; il sostegno nei confronti degli organismi geneticamente modificati; la lotta contro il consumo di carne ritenuta cancerogena; il convinto vegetarianismo e, non da ultimo, il sostegno all’eutanasia nel caso di malati terminali. Non solo grande uomo di scienza, ma anche importante figura politica, Veronesi ricoprì la carica di ministro della Sanità nel secondo governo Amato e, dal 2008 al 2011, fu senatore del parlamento con il Partito Democratico. Tra le sue conquiste più importanti la prima legge antifumo nei luoghi pubblici.

 

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