Assistenza medica di 16 ore al giorno e servizio notturno affidato al 118, il Sindacato Medici Italiani si oppone

La “revisione e riorganizzazione dei processi assistenziali e di accesso alle prestazioni mediante il coordinamento dell’attività dei medici convenzionati e degli altri professionisti sanitari”, questo è l’obiettivo del documento integrativo dell’atto di indirizzo per il rinnovo della convenzioni con medici e pediatri di famiglia. Tra le novità, la garanzia di un’assistenza medica di 16 ore al giorno e del servizio notturno affidato al 118

medico di base

Continuità dell’assistenza medica e conseguente alleggerimento del carico degli ospedali, questi i principali scopi ai quali mira il documento integrativo dell’atto d’indirizzo per il rinnovo delle convenzioni con medici e pediatri di famiglia, redatto dalla Commissione Salute delle Regioni. Tematica centrale del documentato integrato nell’atto di indirizzo originario, deliberato nel 2014, è la “revisione e la riorganizzazione dei processi assistenziali e di accesso alle prestazioni mediante il coordinamento dell’attività dei medici convenzionati e degli altri professionisti sanitari”. Previsti dal documento, sono 16 ore al giorno di assistenza medica nonché la garanzia del servizio notturno, affidato al 118. Il progetto sarà possibile attraverso la creazione di Aggregazioni funzionali territoriali (Aft), articolate su un bacino di utenza massima di 30mila abitanti, che si assicura, non comporterà alcun incremento di costo. Medici di base, pediatri e specialisti ambulatoriali saranno a lavoro dalle ore 8 alle 20 nei giorni feriali. L’assistenza sarà inoltre garantita per altre quattro ore dai cosiddetti medici “a rapporto orario”. Turni ulteriori verranno coperti in caso di emergenze e urgenze. Netto il no da parte del Sindacato Medici Italiani. Il segretario Pina Onotri ha spiegato che “l’h16 è un sistema mai sperimentato che produrrà uso improprio del 118 in ore notturne, intasamento del pronto soccorso, tagli alla guardia medica, con perdita di posti di lavoro”.

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