Troppa TV da giovani? Minori capacità cognitive a 50 anni. Lo studio choc

Amanti della TV di tutto il Mondo – magari accompagnati da un sostanzioso spuntino di troppo – state attenti: stare attaccati davanti al piccolo schermo in tenera età potrebbe compromettere le vostre future capacità cognitive.

Uno sconvolgente studio condotto in California porrebbe tutti gli “aficionados” della televisione di fronte ad una realtà dura da accettare. “Abbiamo scoperto che bassi livelli di esercizio e alte dosi di fruizione televisiva da giovani sono associati a performance cognitive peggiori nella mezza età – hanno spiegato Tina D. Hoang, dell’Istituto della California del Nord per la ricerca e l’istruzione al Veterans Affairs Medical Center di San Francisco e Kristine Yaffe, dell’University of California a San Francisco, due componenti del team che ha condotto questo particolare studio – In particolare, questi comportamenti sono stati abbinati con una più lenta velocità di elaborazione e una peggiore funzione esecutiva, ma non con una ridotta memoria verbale”.

I numeri emersi dalla ricerca sono a dir poco sconcertanti. Dallo studio, condotto su un campione di 3.247 persone di età compresa tra i 18 e i 30 anni, emerge infatti che, a 25 anni di distanza, almeno il 10,9 percento dei soggetti  coinvolti ha registrato performance cognitive scarse in alcuni test. Un vero e proprio flop, dunque, che si ripercuote anche in quei soggetti analizzati nel corso dei suddetti 25 anni, cresciuti a pane e TV: la scarsa attività fisica in tali soggetti, infatti, non inciderebbe solo sul piano fisico, ma anche su quello cognitivo, con conseguenze più che disastrose in almeno 589 casi sui quasi 3.300 presi in considerazione. Il consiglio per non “perdere colpi” in vecchiaia è più che semplice: meno maratone televisive, più attività fisica. Il nostro cervello (e non solo quello) ci ringrazierà.