Antidepressivi, pericoloso trend in crescita: aumentano anche i suicidi
Aumenta l’uso di farmaci antidepressivi tra gli Italiani: l’inquietante dato emerge dal Rapporto Osservasalute (2014), evento giunto alla sua dodicesima edizione e tenutosi lo scorso 30 marzo presso l’Università Cattolica di Roma.
Il dato, già preoccupante se preso singolarmente, è allarmante se associato al direttamente proporzionale incremento di suicidi, soprattutto considerando che queste statistiche hanno subito una brusca impennata dopo due anni di “quiete”.
A cosa è dovuto un aumento nel consumo dei pericolosi farmaci antidepressivi? Stando sempre ai dati riportati da Osservasalute, le cause sarebbero molteplici: in primis, la sottovalutazione delle patologie depressive in senso stretto e, ancora più importante, l’estensione esponenziale dei farmaci per lenire tali patologie: la classe farmacologica, infatti, include oggi nuovi principi attivi per combattere le patologie non propriamente depressive, seppure anch’esse di natura psicologica, come i disturbi dell’ansia. Ad ogni “mal di vivere” il suo farmaco, dunque. Che, se assunto in maniera irresponsabile, può divenire più mortale della malattia stessa.
A tal proposito, secondo Osservasalute, a “farla finita” sono maggiormente gli uomini: il 78,7% dei suicidi registrati, infatti, riguardano individui di sesso maschile. Le tendenze suicide, inoltre, aumentano con l’aumentare dell’età: gli uomini si tolgono la vita con maggiore frequenza a partire dai 65 anni, mentre per le donne la soglia d’età sale fino ai 70-74 anni.