Alzheimer, scoperto nuovo farmaco: cura miracolosa?

L’Alzheimer è uno dei mali peggiori del nostro tempo. Lo stato di demenza anticipato da una sostanziale perdita di memoria nel paziente – entrambi provocati dalla patologia – sembrano non avere ad oggi una soluzione definitiva per essere “placati”. Non esiste una cura per l’Alzheimer. Eppur si muove “qualcosa” nel panorama medico.

ALZHEIMER Quel “qualcosa”, presentato alla 12ima Conferenza Internazionale su Alzheimer e Parkinson tenutasi la scorsa settimana a Nizza, si chiama “aducanumab”. Si tratta di un anticorpo, sviluppato dalla Biogen, che pare abbia effetti benefici sui pazienti affetti dall’Alzheimer. L’aducanumab, somministrato nel paziente attraverso una semplice iniezione, ha la capacità di ridurre la formazione di placche di sostanza beta-amiloide, quest’ultima principale responsabile della demenza e della perdita di memoria nei soggetti affetti dalla temibile patologia.

Lo studio presentato a Nizza ha preso in esame un campione di 166 pazienti al primissimo stadio della malattia. Gli scienziati hanno somministrato il farmaco Biogen in tre diverse fasi e hanno confrontato gli effetti dell’anticorpo con quelli ottenuti somministrando placebo ad una percentuale di pazienti. I risultati, registrati dopo un anno di terapia a base di aducanumab, sono stati rivelatori: i pazienti che avevano assunto una dose maggiore del farmaco Biogen non solo presentavano un minor accumulo di placche tossiche nel cervello, ma addirittura preservavano maggiormente le proprie capacita mnemoniche rispetto ai pazienti trattati con il placebo. Una speranza concreta per i malati di Alzheimer, che però ha bisogno di una ulteriore “messa a punto”, dati i numerosi effetti collaterali del farmaco. La ricerca continua.

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