Indagine Censis: cresce l’uso di internet per reperire informazioni su una malattia.
Sempre più internet-dipendenti, ma ben attenti ad osservare i consigli del medico. Quando si presenta un problema di salute, per il 73,2% degli italiani e’ piu’ importante capire che cosa sta succedendo, piuttosto che trovare subito il rimedio piu’ efficace (26,8%). Si tratta di un dato in aumento (nel 2006 la pensava cosi’ il 64,9%), che testimonia la crescente responsabilizzazione sanitaria individuale e la maggiore partecipazione del singolo al percorso diagnostico e terapeutico. Non a caso, oggi gli italiani si definiscono in maggioranza (il 59,7%) molto o abbastanza informati sui temi sanitari. La principale fonte del proprio bagaglio di conoscenze e’ il medico di medicina generale (per il 55,6%), segue Internet (10,8%), i familiari e gli amici (10,1%), la televisione (5,9%), il medico specialista (5,8%), il farmacista (4%) e la carta stampata (3,6%). Lo evidenzia una ricerca realizzata dal Censis nell’ambito delle attivita’ del Forum per la Ricerca Biomedica, presentata oggi a Roma. La quota di italiani che segue abitualmente (18,5%) o qualche volta (58,8%) i tanti programmi televisivi su questioni di salute, come Elisir, Medicina 33, Tg2 Salute, e’ complessivamente pari al 77,3%. Negli ultimi anni pero’ il mondo dell’informazione e’ stato investito da una trasformazione epocale, con la diffusione dell’accesso a Internet. Utilizza Internet per ottenere informazioni sulla salute il 32,4% degli italiani. Di questi, il 90,4% effettua ricerche su specifiche patologie, il 58,6% cerca medici e strutture cui rivolgersi, il 15,4% prenota visite ed esami attraverso la rete, il 13,9% frequenta chat, forum e web community dedicate ai temi sanitari per lo scambio di informazioni ed esperienze, il 2,8% (che corrisponde solo allo 0,9% degli italiani) acquista farmaci online. Degli internauti che sfruttano la rete per motivi sanitari, il 97,6% utilizza i motori di ricerca come Google (spesso il 23,2%, qualche volta il 74,4%), il 73,2% consulta siti specializzati o scientifici (spesso il 14%, qualche volta il 59,2%), il 38,3% legge la sezione salute dei quotidiani online, il 34,7% utilizza con questo scopo i social network, il 29,8% naviga nei siti istituzionali. Lo spazio dedicato dai mass media ai temi legati al benessere, agli stili di vita e alla bellezza appare oggi eccessivo al 48,5% degli italiani, mentre e’ giudicato scarso quello dedicato alle malattie rare (lo pensa il 65%) e alla ricerca (60,1%).
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montemurro
13:12[…] della popolazione “connessa” cerca le sue risposte sul web. Qualche documento? Un’indagine Censis del 2012, uno studio del Centro di documentazione per la promozione della salute della Regione […]