Dipendenza da gioco d’azzardo: ne soffrono un milione e mezzo di Italiani
“Si tratta di una nuova piaga sociale”; è questo l’allarme lanciato da un gruppo di psichiatri intervenuti la scorsa settimana ad un convegno tenutosi a Campione d’Italia (Como). E’ una delle cosiddette “new addictions”, ossia tutte quelle forme di dipendenza in cui non è implicato l’intervento di alcuna sostanza chimica.
Si pensa di chiedere aiuto all’intelligenza artificiale, ossia ad un software da applicare alle slot machines, ai giochi dei casinò e sul web in grado di “leggere” i comportamenti dei giocatori, rilevandone l’eventuale tendenza alla compulsività, per poi avvertire il giocatore dei rischi a cui va incontro.
“il nostro obbiettivo” dichiara ai microfoni di ADN Kronos il prof. Matteo Temporin, dell’Università Cattolica di Brescia, “è quello di aiutare il giocatore ad essere consapevole delle proprie attività di gioco”.
Cesare Guerreschi, presidente della Societa’ italiana di intervento sulle patologie compulsive – Siipac, chiede una legge apposita e ritiene che anzitutto “bisogna abbandonare subito il termine “ludopatia”, privo di dignità tecnico-scientifica e parlare invece di Gap, ossia di gioco d’azzardo patologico, con costi diretti e indiretti superiori a 38 mila euro a paziente”.
Fonte: ADN Kronos