La cefalea tensiva: cura e terapia
Buongiorno Dottoressa, da parecchi anni ormai soffro di mal di testa per la maggior parte del giorno, sento come un crampo che mi prende la nuca e la testa. Ho 39 anni e sono sposata da dieci, senza figli al momento. Ho un lavoro che mi impegna moltissimo e a volte risulta particolarmente stressante e monotono. Il medico mi ha diagnosticato “cefalea muscolo tensiva”. Crede che possa essere un disturbo psicosomatico e che l’intervento di uno psicoterapeuta potrebbe aiutarmi?
Catia F.
Il tipo di cefalea più diffuso è proprio la cefalea muscolo tensiva, anche se le sue cause ancora non sono state ancora chiarite fino in fondo. Gli esperti fino a pochi anni fa, ritenevano che la cefalea tensiva fosse dovuta alle contrazioni muscolari del collo, del volto e del cuoio capelluto, a causa della tensione o dello stress. Attualmente i ricercatori sono orientati a credere che questa forma di mal di testa abbia origine da alcuni cambiamenti nel livello delle sostanze chimiche presenti nel cervello come: la serotonina, le endorfine e numerose altre, che aiutano i nervi a comunicare. Anche se non è stata ancora chiarita definitivamente la modalità in cui avvengono le fluttuazioni del livello di queste sostanze, si è propensi a ritenere che questo processo attivi il percorso del dolore verso il cervello e interferisca con la capacità di quest’ultimo di sopprimere il dolore. Anche il genere rappresenta un fattore di rischio: un recente studio ha infatti dimostrato che quasi il novanta per cento delle donne, contro il settanta per cento degli uomini, ha sofferto almeno una volta nella vita di cefalea tensiva.
I sintomi
- Dolore sordo ed intenso; sensazione di pressione sulla fronte, sui lati e sul retro della testa; aumento della dolenza in corrispondenza del cuoio capelluto, del collo e dei muscoli delle spalle
I fattori scatenanti
Molti sono i fattori che possono contribuire all’insorgere degli attacchi di cefalea tensiva, come ad esempio: stress; ansia e depressione; postura scorretta, bruxismo: cioè il serrare le mascelle.
La durata di un attacco di cefalea tensiva può variare da mezz’ora ad una settimana. Se la durata del dolore è di quindici giorni o più al mese per almeno tre mesi consecutivi la cefalea tensiva viene considerata cronica; se gli attacchi sono meno di quindici al mese, diversamente viene considerata episodica. Da episodica però tende a trasformarsi facilmente in forma cronica. Non è facile distinguere la cefalea muscolo tensiva dall’emicrania: le principali differenze sono che nella forma tensiva non sono presenti disturbi visivi e normalmente non è accompagnata da nausea, vomito, dolori addominali, debolezza o intorpidimento in un lato del corpo o difficoltà del linguaggio. L’attività fisica di solito fa peggiorare l’emicrania, mentre non ha nessun effetto sulla cefalea tensiva.
Cura e terapia
Molte persone affette da cefalea tensiva non ricorrono all’aiuto del medico e tentano di curarsi per conto proprio. Il problema, però, è che curare la cefalea facendo uso ripetuto degli analgesici da banco può provocare il mal di testa da abuso di farmaci. Per eliminare o alleviare il dolore causato da un attacco di cefalea già in corso, sono in commercio diversi farmaci, sia da banco sia con obbligo di ricetta. Tra i principali ricordiamo:
§ Analgesici. Gli analgesici sono farmaci in grado di alleviare il dolore; la categoria di analgesici nota come antinfiammatori non steroidei (FANS) in molti casi è la prima terapia a cui ricorrono i pazienti per curare il mal di testa.
§ Farmaci combinati. In molti casi l’aspirina, il paracetamolo o entrambi vengono combinati in un solo farmaco, aggiungendo la caffeina o un sedativo.
§ Altri farmaci. Per i pazienti che soffrono sia di emicrania sia di cefalea tensiva episodica, i triptani possono essere efficaci contro entrambi i tipi di mal di testa. Gli oppiacei o narcotici vengono usati molto di rado per via degli effetti collaterali e del pericolo di dipendenza.
Gli analgesici non eliminano il mal di testa, ma offrono soltanto un sollievo temporaneo dei sintomi. Col tempo gli analgesici e gli altri farmaci possono risultare meno efficaci oppure possono arrivare a provocare il mal di testa. Per evitare il mal di testa da abuso di farmaci vi consigliamo di non usare gli analgesici da banco per più di nove giorni al mese. Inoltre ricordiamo che tutti i farmaci hanno effetti collaterali, se assumete farmaci con regolarità, siano essi con o senza prescrizione, informatevi sui rischi e sui benefici presso il vostro medico o farmacista. Inoltre ricordiamo che gli analgesici non sostituiscono il riconoscimento e la corretta gestione dei fattori di stress in grado di scatenare il mal di testa.
Terapia preventiva
Determinati farmaci, se assunti a intervalli regolari, sono in grado di diminuire la frequenza e la gravità degli attacchi di mal di testa. Il medico ve li può prescrivere se soffrite di attacchi frequenti o di cefalea tensiva che non migliorano né con la terapia acuta né con le terapie non farmacologiche, come il controllo dello stress. Può consigliarvi i farmaci preventivi se il mal di testa diventa invalidante o vi fa abusare di farmaci per il controllo delle fasi acute, oppure se non potete seguire la terapia acuta per via di altre patologie concomitanti. Per prevenire la cefalea tensiva, soprattutto se è cronica, i medici possono prescrivervi gli antidepressivi. Ovviamente non si tratta di analgesici, ma di farmaci che stabilizzano i livelli di sostanze chimiche cerebrali, come la serotonina, che possono essere legati alla comparsa del mal di testa. Per usare questi farmaci non è necessario essere depressi.I farmaci preventivi possono impiegare diverse settimane prima di accumularsi nel sistema nervoso e quindi di diventare efficaci, non scoraggiatevi se non notate alcun miglioramento in tempi brevi dopo aver iniziato la terapia, potrebbero volerci anche due mesi o più. Ricordate inoltre che l’abuso di caffeina o di analgesici per combattere gli attacchi di mal di testa può diminuire l’efficacia dei farmaci preventivi.Per ottenere più vantaggi dalla terapia preventiva cercate di ricorrere il meno possibile agli analgesici per gli episodi acuti. Il medico monitorerà la vostra terapia, per vedere se i farmaci preventivi sono efficaci o meno. Quando riuscirete a tenere sotto controllo il mal di testa, il dosaggio dei farmaci potrà essere ridotto con gradualità.
Stile di vita e rimedi fai da te
Il riposo, la borsa del ghiaccio o le lunghe docce tiepide possono essere sufficienti per alleviare la cefalea tensiva. Diverse strategie non farmacologiche sono in grado di diminuire la gravità e la frequenza della cefalea tensiva cronica e quest’approccio può diventare parte integrante di qualsiasi terapia contro il mal di testa. Vi consigliamo di mettere in pratica alcuni dei suggerimenti seguenti per decidere qual è il più adatto al caso vostro.
§ Gestione dello stress. Lo stress è una delle cause più frequenti della cefalea tensiva. Un modo per diminuirlo è quello di pianificare e organizzare per tempo la giornata, un altro modo è quello di concedervi più tempo per rilassarvi. Se siete intrappolati in una situazione stressante, vi consigliamo di cercare di farvi coinvolgere di meno e di far sedimentare le emozioni. Per sopportare e curare la cefalea tensiva esistono diverse tecniche di rilassamento, tra cui ricordiamo la respirazione profonda e il biofeedback. Se il problema principale sono l’ansia o la depressione, la terapia comportamentale può essere d’aiuto per gestire lo stress e il dolore.
§ Rilassamento. Mettere una borsa dell’acqua calda o del ghiaccio sui muscoli che fanno male può alleviare la cefalea tensiva: la scelta tra i due tipi di trattamento dipende dalle preferenze personali. Alcune persone trovano che il calore sia più efficace, mentre altre preferiscono il freddo. Se scegliete di curarvi con il calore potete usare un cuscino riscaldante regolato al minimo, una borsa dell’acqua calda o un asciugamano bagnato nell’acqua tiepida o caldo. Anche un bagno o una doccia calda possono essere utili. Se preferite il freddo, avvolgete una borsa del ghiaccio in un asciugamano prima dell’uso, per proteggere la pelle.
§ Massaggi. I massaggi possono contribuire ad alleviare la tensione muscolare e in alcune persone possono anche essere utili contro il mal di testa. Massaggiate delicatamente i muscoli della testa, del collo e delle spalle con la punta delle dita. Oppure fatevi massaggiare da qualcun altro.
§ Miglioramento della postura. Una postura corretta può aiutarvi a ridurre al minimo la tensione dei muscoli, dei legamenti, dei tendini e delle ossa. Una buona postura sostiene e protegge tutte le parti del vostro organismo e permette una maggiore efficienza dei movimenti. Quando siete in piedi, tenete le spalle indietro e la testa alta; tirate indietro la pancia e i fianchi e piegate leggermente il mento. Quando siete seduti, controllate che le cosce siano parallele al pavimento e che la testa non sia troppo protesa in avanti.
Terapie alternative
Se soffrite di mal di testa potete farvi aiutare dalle seguenti terapie alternative:
§ Agopuntura. L’agopuntura può alleviare temporaneamente il dolore causato dal mal di testa cronico. Gli esperti di agopuntura vi cureranno inserendo nella vostra pelle diversi aghi sottili e monouso che generalmente non vi faranno molto male.
§ Massaggi. I massaggi possono aiutarvi a combattere lo stress e ad alleviare la tensione. Sono utili soprattutto per diminuire le contratture e il dolore dei muscoli della nuca, del collo e delle spalle. In alcune persone possono anche essere efficaci contro il mal di testa.
Gestione del mal di testa: come farsi aiutare
Convivere con il mal di testa cronico può essere estremamente difficile.
Oltre ai sintomi fisici, il dolore cronico può scatenare ansia e depressione. In ultima analisi il mal di testa cronico è in grado di incidere sulla qualità delle relazioni con i famigliari e gli amici, sulla produttività lavorativa e sulla qualità della vita in generale.
Per imparare a convivere con le conseguenze del dolore cronico da mal di testa, vi consigliamo di rivolgervi a uno psicoterapeuta, oppure a un gruppo di supporto costituito da persone con il vostro stesso disturbo. I gruppi di supporto non sono indicati per tutti, però possono essere una buona fonte di informazioni. I membri del gruppo spesso sono più informati sulle terapie all’avanguardia e tendono a condividere le proprie esperienze. Se l’argomento vi interessa, chiedete al vostro medico di consigliarvi un gruppo nella vostra zona.
Prevenzione
Oltre all’esercizio fisico regolare, anche alcune tecniche particolari come il biofeedback e il rilassamento potranno aiutarvi a diminuire lo stress.
§ Biofeedback. Questa tecnica vi insegnerà a controllare diverse reazioni dell’organismo permettendovi così di alleviare il dolore. Durante una seduta di biofeedback siete collegati a diverse apparecchiature che controllano e visualizzano alcune funzioni dell’organismo, come la tensione muscolare, il battito cardiaco e la pressione. Il terapeuta vi insegna a ridurre la tensione muscolare, a rallentare il battito cardiaco e a respirare correttamente. Chiedete al vostro medico se questo programma può essere efficace nel vostro caso.
§ Terapia cognitivo comportamentale. Questo approccio può insegnarvi a gestire lo stress e può aiutarvi a diminuire la frequenza e la gravità degli attacchi di mal di testa. Durante le sedute di questo tipo di terapia , il terapeuta vi aiuta a imparare modi più positivi di affrontare gli eventi della vita.
§ Altre tecniche di rilassamento. Tra di esse ricordiamo le tecniche di respirazione, lo yoga, la meditazione e il rilassamento muscolare progressivo. Quest’ultima tecnica vi insegna a tendere un muscolo alla volta e poi a rilasciare completamente la tensione, finché tutti i muscoli dell’organismo sono rilassati. È possibile imparare le tecniche di rilassamento durante corsi appositi o leggendo libri o guardando DVD ad esse dedicati.
Per curare la cefalea tensiva, la terapia farmacologica affiancata dalle tecniche di gestione dello stress può rivelarsi più efficace della terapia farmacologica semplice, inoltre è possibile prevenire la cefalea tensiva seguendo uno stile di vita sano:
1. dormendo per un numero sufficiente di ore,
2. evitando il fumo,
3. facendo esercizio fisico con regolarità,
4. seguendo una dieta sana.
Dott.ssa Elisa Mazzola, Psicologa