Voglia di tintarella: il “fai da te” può essere pericoloso
Per quanto possa sembrare affascinante prepararsi in autonomia prodotti per la cura della salute o del proprio aspetto estetico utilizzando esclusivamente ingredienti reperiti nel giardino di casa, il pericolo tuttavia può essere dietro l’angolo. La voglia di improvvisarsi erboristi fai da te con la falsa convinzione che tutto ciò che proviene da madre natura sia totalmente sano ed esente da effetti collaterali può spesso generare conseguenze di estrema gravità.
Da poche ore l’agenzia di stampa AdnKronos/Salute ha riportato la notizia della segnalazione da parte del Centro antiveleni dell’ospedale Niguarda di Milano di un caso di grave fotosensibilizzazione, con lesioni della pelle e ustioni, a causa di un uso improprio per favorire l’abbronzatura di un infuso a base di foglie di “Ficus carica”, la comune pianta di fico spesso presente nei nostri giardini.
La direzione generale Sanità della Regione Lombardia, mette in guardia dall’utilizzo di questa pianta a scopo abbronzante in quanto “le sostanze contenute nelle foglie e nel lattice, ossia furocumarine, bergaptene e psoralene, se poste a contatto con la pelle accaldata per l’esposizione ai raggi solari, possono arrecare gravi danni non solo a livello cutaneo ma addirittura all’intero organismo”.