Cellule Staminali: Migliorano la memoria dopo radioterapia per tumore al cervello
I pazienti che ricevono radiazioni a livelli efficaci per contrastare il cancro al cervello riportano in varia misura una perdita di memoria, delle capacità di apprendimento ed un calo delle performance cognitive in senso lato tali da incidere significativamente sulla qualità della vita.
Uno studio effettuato da ricercatori californiani e pubblicato sull’ultimo numero della rivista scientifica “Cancer Research” apre nuove prospettive per contrastare questo effetto collaterale.
L’esperimento è stato condotto innestando cellule staminali umane in dei ratti che avevano precedentemente subito un trattamento con radiazioni. I ricercatori hanno osservato il comportamento degli animali sia un mese che quattro mesi dopo l’intervento notando, in entrambi i casi, un netto miglioramento delle capacità cognitive.
Tra le cellule sopravvissute all’intero processo di trapianto ( è fisiologico che alcune muoiano in itinere ), circa il 15% si differenziano in nuovi neuroni, mentre il 45% diventano astrociti ed oligodendrociti, ossia cellule che svolgono una funzione di protezione e di supporto per i neuroni cerebrali.
Il Prof. Charles Limoli, del dipartimento di Radiation Oncology, Università della California, afferma in un’intervista al portale “Science Daily” che l’11% delle cellule trapiantate va ad integrarsi nell’ambito dei circuiti neuronali ippocampali che danno origine alla memoria.
Sebbene ci sia ancora molto lavoro da fare, è ragionevole ipotizzare nel giro di pochi anni un impiego di tale tecnica nell’ambito di trial clinici con pazienti affetti da glioblastoma multiforme, una tipologia particolarmente aggressiva di cancro al cervello.