Movimento nazionale liberi farmacisti (MNLF): Paese in “coma economico”
Un’amara constatazione giunge dall’organizzazione dei farmacisti non titolari, alla luce dell’ultima manovra economica messa in atto dal governo al fine di ripianare il deficit. Lo sforzo economico sarà durissimo ed interamente a carico dei cittadini, vedi la reintroduzione del ticket, nonché di quei professionisti che non hanno la fortuna di appartenere ad alcuna corporazione come quella dei farmacisti titolari di farmacia, elettori di maggior rilievo il cui interesse va tutelato.
Nel testo, riferiscono dal MNLF, non c’è traccia di strategie che consentano di offrire nuova linfa all’economia , stimolo per lo sviluppo e dinamismo ai mercati; tutto ciò, a dispetto dei principi di libertà d’impresa, sembra delineare i contorni di un “fallimento ideologico rispetto ai continui riferimenti alle politiche liberali”.
Lo stesso “MNLF” si era fatto promotore nei giorni scorsi dell’ ipotesi liberalizzare i farmaci senza obbligo di ricetta (fascia C) per creare nuova occupazione, e contestualmente determinare un risparmio per i cittadini di circa 700 milioni di euro ma purtroppo tali sforzi sono risultati vani: le connessioni di carattere elettorale con lobby e caste sono troppo radicati ed indissolubili anche di fronte a provvedimenti che avrebbero un costo pari a zero per lo Stato.