Scorciatoie per dimagrire: seri dubbi sulla sicurezza del Sondino

Con l’estate alle porte e la gente ossessionata dalla prova costume l’ipotesi di un dimagrimento rapido affascina chiunque davanti allo specchio non accetti l’eccessiva ridondanza di riserve adipose accumulate con notevole impegno durante l’inverno.

La cosiddetta Nec, nutrizione enterale chetogena  garantirebbe l’alimentazione tramite  il deflusso nello stomaco di una soluzione composta da acqua,  proteine, farmaci, integratori, vitamine e sali minerali contenuta in una sacca che il paziente deve ricaricare ogni sera.

Sarebbero già  migliaia i pazienti che avrebbero richiesto ed ottenuto di sottoporsi a tale metodica che, proposta dal professor Gianfranco Cappello, del Policlinico Umberto I di Roma, non è tuttavia è esente da seri dubbi e perplessità da parte degli esperti in materia.

A mettere in guardia contro i rischi di una procedura volta ad ottenere un dimagrimento rapido senza tuttavia modificare alimentazione e stili di vita è stata la FESIN, federazione che riunisce al suo interno sei società scientifiche di nutrizione, alimentazione e dietetica, che la definisce alquanto pericolosa in quanto l’unico vero risultato raggiunto sarebbe, ben lungi da un rimedio all’obesità, una sostanziale perdita di massa magra.

Laconico giunge a tal proposito il commento di Albano Nicolai, nutrizionista degli Ospedali Riuniti di Ancona, il quale allo stato attuale riconosce  un sostanziale fallimento di ogni tentativo di trovare un efficace approccio terapeutico al crescente problema dell’obesità che anche in Italia sta assumendo i connotati di una vera e propria piaga sociale.

Tali campanelli d’allarme provenienti dagli addetti ai lavori hanno indotto il Ministro della Salute, l’On Ferruccio Fazio ad interpellare a tal proposito il Consiglio Superiore di Sanità, il cui parere potrebbe essere disponibile già tra pochi giorni.