HIV: necessarie nuove e più efficienti modalità di accesso al test
“Dati di programmi di sorveglianza sull’incidenza di nuove infezioni in paesi sia occidentali che in via di sviluppo hanno mostrato una tendenza alla riduzione delle infezioni proporzionale all’incremento delle diagnosi e del trattamento dell’infezione”.
Estrapolato dal “Documento di consenso sulle politiche di offerta e le modalità di esecuzione del test da Hiv In Italia”, il passaggio precedente indica chiaramente quanto sia fondamentale educare la popolazione in merito alla necessità di eseguire il test e facilitarne l’accesso.
E’ proprio questo l’obbiettivo del documento che approderà al tavolo della Conferenza Stato – Regioni che si terrà il prossimo 23 giugno.
Attualmente un cittadino su tre è sieropositivo a sua insaputa, ed un numero rilevante di diagnosi viene effettuato solo nel momento in cui l’infezione ha raggiunto uno stadio avanzato.
Un altro problema della nostra nazione è l’eterogeneità sul territorio nazionale della presenza di centri diagnostici con relativa disparità di accesso al test nelle varie realtà territoriali.
I principi cardine del documento sono incentrati sulla gratuità del test, consenso informato, assoluta riservatezza e garanzia di informazioni accurate. Sarà inoltre compito del Ssn creare sul territorio una rete di servizi ambulatoriali e/o punti di prelievo che garantiscano un facile e rapido accesso alla diagnosi, con garanzia di anonimato.