Diabete: è allarme in Italia, coinvolte 12 milioni di persone

In Italia è allarme diabete, colpite 12 milioni di persone, di queste, due su tre vivono in città. Ieri la celebrazione della Giornata Mondiale.

Allarme diabete nel mondo ed anche in Italia, dove le persone colpite sono 12 milioni di cui 4 milioni diabetici accertati, un milione di persone che non sa ancora di essere malato ed altre 7 che si trovano in una condizione di pre-diabete.

I dati sono stati diffusi dalla Società italiana di diabetologia (Sid) in occasione della Giornata mondiale del diabete che si è celebrata ieri 14 novembre. In particolare, il diabete di tipo 2 prevale ed aumenta con l’aumentare dell’età. Dopo i 70 anni supera il 20%, ovvero un anziano su 5 è affetto da diabete di tipo 2.

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Lo scorso anno, in tutto il mondo, i diabetici erano 425 milioni, di cui un milione sono bambini ammalati di diabete di tipo 1. I dati, dell’International Diabetes Federation (IDF), parlano di una crescita senza freni: nel 2030 i malati di diabete in tutto il mondo saranno 552 milioni.

Altro dato importante riguarda la tipologia di diffusione della malattia che si concentra soprattutto nelle città. Secondo i dati, fra i malati di diabete, 2 persone su 3 vivono proprio in città, ovvero 279 milioni.

Andrea Lenzi, presidente del Comitato Nazionale per la Biosicurezza e le Biotecnologie e presidente dell’Health City Institute, ha affermato che «le città stanno diventando patogene, qualcosa che non avremmo immaginato fino a 30 anni fa. Per combattere il diabete nelle città bisogna dunque promuovere azioni alleandosi con sindaci e istituzioni».

«Proprio allo scopo di supportare le istituzioni e le amministrazioni locali nello studio e nella divulgazione di una cultura della ‘salute nelle città’ – sottolinea Lenzi – è nato Health City Institute, un think tank indipendente che agisce a supporto dell’implementazione di azioni effettive per la creazione di contesti urbani più sostenibili».

I costi del diabete

Anche il Parlamento Italiano è sensibile al tema e difatti 200 parlamentari hanno aderito ieri all’azione svolta dall’Intergruppo parlamentare ‘qualità di vita nelle città’. Una patologia il diabete, che ha costi importanti ed anche per questo motivo urge intervenire con azioni contrastanti e regolari.

Nel nostro Paese, fra le persone con diabete il tasso di ricoveri è il doppio di quelle non affette da questa condizione. Allo stesso modo, anche il costo complessivo per il monitoraggio e la cura di queste persone risulta essere il doppio dei soggetti non diabetici. In media infatti, il costo ammonta a 2.900 euro contro 1.300 euro. Una spesa che è da imputare per il 50% ai ricoveri mentre solo il 7% viene speso per i farmaci anti-diabete e il 4% dai dispositivi.

In generale il costo attribuibile alle complicanze e alle patologie concomitanti, diverse dal diabete, rappresenta il 90% della spesa complessiva, mentre solo il 10% è generato dalla gestione dal diabete di per sé.

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