1° agosto Giornata Mondiale contro il tumore al polmone, i dati in Italia
Il 1° agosto è la Giornata Mondiale contro il tumore al polmone (“World Lung Cancer Day”), un’iniziativa importante, necessaria a sensibilizzare l’opinione pubblica sulla pericolosità di questa malattia
In Italia il tumore al polmone colpisce 34.000 persone all’anno in media. Fra le morti per tumore, quello al polmone è prima causa di decessi per gli uomini e la terza per le donne. Una tra le prime cause di morte nei paesi più industrializzati. Per tale motivo, è stata istituita per il 1° agosto, la Giornata Mondiale contro il tumore ai polmoni. Obiettivo primario è naturalmente, come tutte le occasioni di questo genere, quello di informare le persone sulle caratteristiche della malattia ed in special modo sulle cause. Aumentare quindi la consapevolezza dei rischi e sensibilizzare l’opinione pubblica ad esempio sul fumo. Secondo l’Airc – Associazione Itaiana Ricerca Sul Cancro, il primo e più importante obiettivo da perseguire è la prevenzione e dunque, non ci sono mezzi termini: la lotta contro il tumore ai polmoni inizia con la lotta alle sigarette. Secondo quanto riportato invece dalle stime dell’AIRTUM – Associazione italiana dei registri tumori, sono 38.200 le nuove diagnosi di tumore ai polmoni al 2015, ovvero l’11% di tutte le diagnosi di tumore in tutta la popolazione italiana. Il rischio che un uomo incorra in questa malattia è uno su nove, per le donne invece il rapporto è uno su 36. A morire di tumore al polmone sono un uomo su dieci e una donna su 44. Se il 1° agosto si celebra la “Giornata Mondiale contro il tumore al polmone”, il 31 maggio di ogni anno si celebra invece la Giornata mondiale senza Tabacco. Il fumo resta in Italia un’emergenza sociale che causa dai 70mila agli 83mila decessi l’anno. In tutto il mondo si raggiunge la cifra impressionante di 6 milioni di morti l’anno. I dati sono stati pubblicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel rapporto ‘The economics of tobacco and tobacco control’. Nel nostro Paese ci sono 10,3 milioni di fumatori (6,2 mln uomini e 4,1 mln donne) ed è sempre più allarme fra i giovani e giovanissimi, l’Italia è il Paese europeo dove più adolescenti fumano.